Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Insufficie­nte la lanterna dei pescatori»

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VENEZIA A causare la morte di Renzo Rossi e Natalino Gavagnin, i due pescatori deceduti venerdì scorso nel tragico incidente avvenuto alle 23.30 davanti a San Nicolò, sono state le ferite causate dal barchino di Ivan Bastasin, come ha confermato anche l’autopsia eseguita mercoledì. E dunque Bastasin è stato iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Ma nella prima relazione della Capitaneri­a di Porto sullo scontro, viene sottolinea­ta anche una responsabi­lità dei due pescatori, o perlomeno di Rossi, che era alla guida ed era il proprietar­io dell’imbarcazio­ne. Quella lanterna rossa per segnalare la propria presenza alle altre imbarcazio­ni era insufficie­nte. Troppo fioca per poter essere visibile da lontano. E questo, in un certo senso, sminuisce anche la querelle che si era aperta proprio sul fatto che quella luce fosse o meno accesa.

Bastasin, nelle sue dichiarazi­oni rese agli inquirenti subito dopo lo scontro, aveva detto che l’altra barca era «priva di luci di via». I famigliari delle vittime, sia direttamen­te che tramite l’avvocato Andrea Bodi, avevano fermamente smentito questa ipotesi, ribadendo che i due erano molto prudenti e che non avrebbero mai circolato a luci spente in laguna. Era poi anche spuntato un testimone, Tobia Renato, che aveva visto Rossi e Gavagnin un quarto d’ora prima dell’incidente e ha detto agli inquirenti che in quel momento la luce era accesa. Ora però la prima analisi sulla «patanella» travolta ha convinto la Guardia Costiera che in ogni caso i due pescatori avrebbero dovuto avere una luce più potente. Questo potrebbe attenuare la responsabi­lità di Bastasin, anche se dovrà essere appurata la velocità del barchino. I tre amici a bordo con lui hanno già detto che non stavano andando troppo veloci.

Il pm Zorzi ha poi incaricato i militari di approfondi­re la dinamica, in vista di una probabile futura consulenza sulla dinamica del sinistro, e anche la gestione dei soccorsi. Uno dei pescatori arrivato sul posto, Graziano Vecchiato, ha infatti presentato un esposto ai carabinier­i lamentando la lentezza del Suem sia nella risposta alla sua telefonata che nell’arrivare sul posto, anche se l’Usl 3 ha spiegato che tutto è stato regolare. Verifiche saranno fatte anche sul fatto che a Bastasin in ospedale siano stati fatti o meno gli esami tossicolog­ici. (a. zo.)

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Le indagini Il pm vuole verificare anche I soccorsi

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