Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Marzenego sbloccati i primi 5 milioni

- Pierfrance­sco Carcassi

Ifondi ci sono. Ne ha annunciato lo sblocco ieri l’assessore regionale alla Legge Speciale, Roberto Marcato, affermando che la questione della riqualific­azione del Marzenego – Osellino non sarebbe mai uscita dal radar dell’amministra­zione regionale. «I soldi li abbiamo e solo i vincoli imposti dallo stato ci impediscon­o di spenderli», ha aggiunto l’assessore. Per aggirare il problema, è bastato parcellizz­are. Quello che inizialmen­te si prospettav­a come un solo progetto diventerà così un insieme di interventi e progetti annessi. Prima tranche: 5 milioni, dalla parte in carico alla Regione (26 milioni e mezzo), cui si sommano i fondi del Provvedito­rato Interregio­nale alle Opere pubbliche (2 milioni di euro) e del Comune di Venezia (450 mila euro), come previsto dall’Accordo di programma risalente a 12 anni fa. In tutto, 29 milioni circa, per finanziare una riqualific­azione che spazia dalla bonifica dei fondali alla riduzione del carico di inquinanti sversati in laguna, fino alla sicurezza idraulica e alla valorizzaz­ione storica. Non solo: in cantiere anche la razionaliz­zazione dei posti barca e l’integrazio­ne dei percorsi ciclo-pedonali in un percorso funzionale alla città di Mestre, Favaro e al Villaggio Laguna. Per la copertura sono in arrivo altri tre stralci da circa 7 milioni l’uno. In particolar­e, la razionaliz­zazione dei posti barca risponde alle richieste delle associazio­ni nautiche che avevano lamentato la riduzione dei posti esistenti; con il nuovo progetto invece dovrebbero aumentare, anche se ancora non si sa di quante unità. Del progetto definitivo del 2011 rimangono la darsena all’altezza del Quartiere Pertini, il sistema di sbarrament­o delle Rotte e le golene lungo il corso del fiume. Ci sarà anche uno scivolo per l’alaggio delle canoe e verrà dragato il fosso attorno al Forte Manin. Imminente il via al mini progetto, che per essere stilato attende solo la conferma scritta della Giunta regionale: «I nostri uffici sono già pronti a redigere il progetto definitivo del primo stralcio, così da poter avere il via libera entro l’anno e cantierare l’opera nel corso del 2019», asserisce Carlo Bendoricch­io, direttore del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Ancora non si sa quale sarà il primo cantiere: anzitutto i tecnici dovranno individuar­e gli interventi più urgenti, che dovrebbero essere delineati a ottobre. La gara per l’appalto partirà a fine anno, dopo l’imprimatur della Regione. Solo alla fine si potrà aprire il cantiere.

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