Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tra acqua e baci Tutte le tifose col 7 sulle spalle

Il fenomeno e la sua gente: fede, marketing e nuova passione

- di Renato Piva

VERONA Cartonato iconografi­co a grandezza naturale di san Cristiano da Madeira: abbraccio alla sagoma, foto ricordo e un euro, per mezzo litro di naturale. Riccardo, della gelateria Mozart, sorride da dietro al banco. Stefano, accento torinese e portamento da manager in trasferta nel pallone, paga e fa i compliment­i: «L’acqua di Ronaldo: marketing straordina­rio». Quanta ne ha venduta, Riccardo? «Lasa star...», che tradotto dal veronese commercial­e non vuole dire tanta, ma tanta-tanta. Un giorno appena e la nuova icona ha superato quella vecchia, leggi Alex Del Piero, anche in fatto di minerale? Verrebbe da dire sì, ma per essere corretti bisogna mettere nel conto anche i 34 gradi calati su Verona e il Bentegodi. Alle quattro del pomeriggio via Palladio, stradone che porta dalla stazione allo stadio, è quasi una striscia di Gaza per juventini all’assalto della prima in maglia bianconera del penta-pallone d’oro. Con il bacio (a due euro) di Ronaldo è andata meno bene: «No, finora nessuno». Allora ci pensa una delle ragazze della gelateria a sfiorare le labbra del poster in vetrina. É tutto un gioco, in fondo.

Bellezza, glamour, più pubblico femminile... Non è nuovissima come chiave per leg- gere il fenomeno CR7. Domanda: teoria valida? A rigor di logica no, ma girellando tra i trentamila e passa tifosi della Signora che aspettano la partita con il Chievo (già, ieri c’era anche il Chievo, ma la folla bianconera se n’è accorta solo in campo: 2-3, vittoria di rimonta e tutti contenti, dopo il 93esimo però) va detto che qualcosa c’è. Blusa velata, pantalone chiaro e zatterone alla moda: «Sì, speravamo di vedere Ronaldo ma non abbiamo il biglietto», dice Laura, casalinga di Mestre. Non proprio una tenuta da stadio, neppure per Luisella, cognata che l’accompagna. Qui per la Juve o per Cristiano? «Un po’ e un po’». Ma cercare i biglietti vuol dire spendere parecchio... «C’era l’evento, siamo passate. Ora scusami, ma devo spostare la macchina». Valentino Modenese, presidente di Verona Bianconera, integra l’analisi: «In media il club ha ottocento soci, ma quest’estate, in un mese, ne abbiamo già cento di nuovi». Quante donne? «Sono trentacinq­ue, ma soprattutt­o non mi era mai capitato di vedere di mogli che invitasser­o i mariti ad iscriversi “perché c’è Ronaldo”». Da che dipende? «Penso sia curiosità, forse conta l’aspetto fisico. Non sono donna, per cui non so. Magari vedono il giocatore ma anche l’uomo». Le considera tifose di passaggio? «Forse è una cosa effimera ed esaurita la curiosità non rinnoveran­no la tessera. Però potrei sbagliarmi: ci sono donne tifosissim­e».

Eccole: Elisenda e Rita, sorelle padovane ai cancelli del Bentegodi a quattro ore dal match. «Sono abbonata in curva sud allo Stadium - dice Elide -, quindi per me non è Ronaldo, però...». Però non guasta: «Avevo l’abbonament­o al Delle Alpi, poi ho avuto un figlio e non sono più andata. Ora mio figlio è grande e mi riprendo questo spazio. La Juve è sfogo, evasione dai problemi e fede». Il marito non c’entra? «Sono divorziata...». Rita è più morbida: «Tifosa fin da bambina, ma stadio due volte l’anno. La curiosità per Cristiano Ronaldo, in effetti, c’è». Niente maglie CR7 però: «Le abbiamo nello zaino, nuove, pagate 105 euro». Roma, tanta Lombardia, Emilia, ovviamente Veneto: al Bentegodi ieri c’era un pezzo di ogni Italia. «É un grandissim­o giocatore - dice Valentina Palmas, da Oristano - ma, e sarò l’unica sulla terra, a me Cristiano non piace». «Ma ti piaccio Cristiano io», scherza il compagno: Cristiano Castangia, scavatoris­ta, due CR7 uno sopra l’altro: «Qui per la Juve, poi c’è l’esordio di Ronaldo, certo».

Donne alla prima volta: Laura, fidanzata di Roberto, da Bergamo. Lei, che è «trascinata dalla passione» di lui, a Ronaldo chiede: «Visto che ha tanti soldi, vorrei che aiutasse chi ha bisogno». Lui: «A me basta che faccia gol». Una cosa chiedono entrambi: «La Champions». Stessa richiesta da «Luisi Leonardo, Colonna Pasquale e Priore Giuseppe, in vacanza a Riccione e qui a Verona per la prima di CR7! Altamura c’è!». Non c’era, invece, Francesco C. L., da Castelfran­co Veneto. Il 27 luglio aveva comperato su Viagogo due posti per la partita, settore Poltrone Ovest: 602.81 euro. Il 10 agosto, il sito di ticketing ha cancellato l’acquisto. Restituirà i soldi per «restrizion­e evento». Troppo Ronaldo, un po meno i biglietti.

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