Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mattarella vicino ai parenti di Licata Benetton scossi «Grande dolore»
VICENZA Un’anziana mamma incollata alla tv dalla sua casa di Sicilia, cercando la bara del proprio figlio tra quelle schierate all’interno della Fiera di Genova, e moglie, figli e sorella attorno al feretro coperto di fiori bianchi, senza più lacrime, con la rassegnazione negli occhi, incollati sulla foto del loro caro. A fianco il nome a chiare lettere: Vincenzo Licata. C’era anche il 58enne originario della Sicilia e da trent’anni a Vicenza, ex postino e poi fondatore e socio di una cooperativa di trasporti vicentina, tra le vittime della strage del ponte di Genova per le quali ieri si sono celebrati i funerali di Stato, tra grande commozione, applausi e interrogativi.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accarezzato feretri e abbracciato familiari. Lo ha fatto anche con i parenti di Licata: i visi si sfiorano, si sussurrano parole, e si può solo immaginare cosa si siano detti. Tra le istituzioni anche l’assessore Matteo Celebron, in rappresentanza del Comune di Vicenza: «Una cerimonia sentita, in cui si percepiva la voglia di giustizia e verità della gente» le parole dell’amministratore che ha avvicinato la famiglia prima della cerimonia. Presenti anche il ministro vicentino Erika Stefani e l’assessore regionale Cristiano Corazzari. Chi era sul posto racconta che uno degli amici del 58enne avrebbe avvicinato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede chiedendogli «Fatti, non parole. Dopo le parole ci vogliono i fatti». Ma questo, come ha detto la figlia, Claudia Licata, è il momento «di mettere pace ai morti, non delle polemiche». Ben due i funerali in programma per Licata: uno a Vicenza, domani mattina, anche alla presenza del sindaco Francesco Rucco, con le musiche delle bande per cui l’autotrasportatore suonava clarinetto e basso tuba, e mercoledì a Grotte, Agrigento, paese d’origine del 58enne, in cui negozi e attività rimarranno chiusi.
Ieri è stata anche la giornata di Autostrade
per l’Italia, con l’ad Giovanni Castellucci che ha dichiarato: «Il nostro primo impegno è ripristinare il prima possibile la viabilità e ricostruire il ponte sul Polcevera». A parlare, attraverso una nota, anche la famiglia Benetton, azionista di riferimento di Atlantia-Autostrade attraverso la holding Edizione. «Profondo dolore e concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto». E sul pranzo a Ferragosto a Cortina precisa: «Nessuna festa ma incontro di famiglia in memoria di Carlo».
(Altri servizi sul Corriere della Sera)