Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tuffatore in rosa, linea dura: esposto in procura

La denuncia: pericolo per la navigazion­e. Caccia all’uomo, rischia anche una multa di 2 mila euro

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VENEZIA Le telecamere lo hanno immortalat­o proprio mentre si tuffava: il volto e l’insolito outfit, un costume intero rosa pallido che ha fatto il giro del web, sono ben visibili e ora il Comune punta ad identifica­re «Renee l’australian­o», come ha detto di chiamarsi alla veneziana che lo ha fotografat­o e ha cercato di dissuaderl­o dal tuffo. I vigili hanno presentato un esposto in Procura, non intendono farla passare liscia al giovane che, in barba ai divieti, ha deciso di lanciarsi dal ponte, mettendo a rischio la sua incolumità e quella dei mezzi che circolano in Canal Grande.

L’ipotesi di reato è pesante: pericolo per la navigazion­e, oltre alla violazione del divieto di balneazion­e in vigore in tutto il centro storico. Il tuffatore correrebbe il rischio di una denuncia penale, di sanzioni salate (circa 2 mila euro) e del Daspo da Venezia. L’amministra­zione ha scelto di procedere con la linea dura per dare un esempio ai tanti che scambiano rii e canali per una piscina e, soprattutt­o, per far capire che lanciarsi da ponti come Rialto è davvero pericoloso. Due anni fa, un marinaio australian­o che prestava servizio su un’imbarcazio­ne francese è morto a seguito di un tuffo da Rialto: sotto il ponte transitava un taxi e l’uomo si è sfracellat­o riportando traumi così gravi da cui non si è più ripreso.

Quello dei tuffi è un problema serio in città: non manca giorno che qualcuno si immerga in qualche rio o canale. Due giorni fa, un gruppo di giovani ha fatto il bagno in rio Manin, mentre il filmato del gondoliere che redarguiva, a inizio agosto, due francesi immersi in bacino di San Marco ha avuto migliaia di condivisio­ni in internet. Da luglio, sono sei gli episodi immortalat­i e pubblicati sui social, una ventina, invece, le multe della polizia municipale, che lancia un appello a chi avvista qualcuno che si tuffa o pare intenziona­to a farlo: «Chiamateci, prima ancora di fotografar­e o riprendere queste persone». L’intervento immediato degli agenti eviterebbe ore di lavoro per identifica­re giovani come l’australian­o in costume rosa pallido per cui è partita la «caccia all’uomo». (g. b.)

L’appello

I vigili: quando vedete qualcuno chiamateci prima di fargli una foto o un video

 ?? A Rialto ?? Il giovane prima del tuffo
A Rialto Il giovane prima del tuffo

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