Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Incendio «minaccia» il parco di San Giuliano interviene l’elicottero
Fiamme nel canneto, vigili del fuoco al lavoro per ore
MESTRE La colonna di fumo si notava da tutta laguna, fino al Lido e a Pellestrina. Gli allarmi sono arrivati anche da lì. La nube bianca con il passare dei minuti, mano a mano che l’incendio si estendeva, diventava sempre più grande. Al centralino dei vigili del fuoco è arrivata una pioggia di segnalazioni. Tutte parlavano di un vasto rogo che si stava sviluppando a ridosso della laguna, all’altezza del parco di San Giuliano. Un incendio le cui cause non sono ancora state accertate ma che ha richiesto anche l’intervento di un elicottero, vista l’entità e le alte temperature di questi giorni.L’incendio ha lambito il parco. A bruciare è stata una porzione di canneto adiacente a una delle piste ciclabili della zona verde, che va verso via Passo Campalto e sterpaglie. Per domare l’incendio ci sono volute ore e ore di lavoro, trattandosi di un’area verde molto vasta.
I vigili del fuoco hanno raggiunto il luogo intorno alle nove (l’incendio era iniziato un’ora prima), dopo aver ricevuto le prime telefonate dei passanti, e sono riusciti a spegnere gli ultimi focolai soltanto intorno alle 14.30, lavorando senza sosta. Le operazioni sono state complesse e hanno richiesto, oltre all’utilizzo di un’autobotte e l’impiego di diverse squadre dal comando provinciale, anche l’arrivo dell’elicottero Drago 1. Il velivolo ha fatto decine di viaggi «prelevando» acqua dalla laguna per scaricarla nell’area dell’incendio, in mezzo al via vai di barche che uscivano dalle darsene della zona. Non ci sono stati feriti, ma la porzione di canneto andata in fiamme è molto vasta, nonostante i vigili del fuoco siano riusciti fin da subito a circoscrivere l’incendio, evitando che si propagasse ulteriormente. Nel confinante parco di San Giuliano, diviso dal rogo solo dal canale, è scattata l’allerta, per monitorare che scintille dell’incendio non cadessero sui prati secchi del parco. Decine di persone che erano andare a fare jogging, ad abbronzarsi, a fare skate, sono rimaste a guardare le
Torcello Nel pomeriggio un altro allarme è scattato nell’isola di Torcello
operazioni.
Il magistrato di turno della procura di Venezia Roberto Terzo è stato informato dell’accaduto e deciderà se disporre ulteriori verifiche per individuare l’origine dell’incendio. Dai primi riscontri degli investigatori sembrerebbe trattarsi di un episodio accidentale, così come per il rogo di viale Ancona di venerdì, quando sono bruciati un camper e 8 auto vicino all’hotel Laguna. Sempre nel pomeriggio i vigili del fuoco hanno dovuto raggiungere anche Torcello per delle sterpaglie andate in fiamme, ma tutto si è risolto in pochi minuti.
I vigili del fuoco invitano alla massima cautela, perché il caldo di queste settimane ha seccato le aree verdi e basta poco per fare estendere principi d’incendio nati magari da un mozzicone di sigaretta buttato via. Il vento di ieri mattina è stato un elemento di propagazione del fuoco.