Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
In giro con il machete: a Bibione scatta l’allerta anti-terrorismo
Giovane vicentino denunciato
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO A quell’ora via delle Costellazioni, una delle strade più centrali di Bibione, era ancora affollatissima. C’erano famiglie con i bambini che passeggiavano, chi approfittava dei negozi ancora aperti e gruppi di giovani dentro e fuori dai locali. All’improvviso, però, la strada è diventata teatro di una vera e propria caccia all’uomo. I carabinieri venerdì sera hanno messo in campo quanti più uomini possibile, comprese le unità speciali antiterrorismo, per cercare un giovane che era stato segnalato da diversi testimoni mentre passeggiava con un machete. Il ragazzo si guardava intorno e sembrava vagare senza una meta. Grazie alla descrizione fornita dai passanti, i militari sono riusciti a intercettarlo e a fermarlo: era un 23enne residente nell’hinterland vicentino che si è subito giustificato: «Non volevo fare del male a nessuno, questo l’ho appena comprato». Si riferiva al grosso machete di 64 centimetri che esibiva mentre passeggiava. Era circa mezzanotte quando sono arrivate le prime telefonate al 112. I carabinieri stavano già pattugliando la zona, considerata la massiccia presenza di turisti e hanno chiamato in supporto anche altre squadre dal comando provinciale di Venezia. Uomini delle Sos (Squadre operative di supporto) in forza al 4° Battaglione di Mestre che vengono impiegati anche per prevenire eventuali attacchi terroristici nelle località balneari. I carabinieri, con i pochi dettagli forniti dai testimoni sull’aspetto fisico e l’abbigliamento indossato dal giovane, sono riusciti a individuarlo. Senza creare il panico tra la folla, lo hanno intercettato e fermato. Lui non ha opposto alcuna resistenza e ha lasciato che i militari sequestrassero il grosso machete. Ha tentato di giustificarsi spiegando che l’arma era un acquisto fatto poco prima, ma non aveva scontrino. La sua versione è apparsa poco credibile ai carabinieri che ipotizzano un disagio psicologico. Le forze dell’ordine hanno contattato i genitori del vicentino, che si trovava a Bibione per trascorrere qualche giorno di relax. Una vacanza finita con una denuncia per porto abusivo di armi aggravato. (e. bir.)