Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Reyer, ecco l’«italiano» Kyzlink «Parlo bene? Aiuta a inserirsi»
Infortunio alle spalle: la guardia ceca è pronta. Stone, finita l’Odissea nei cieli
VENEZIA É finita l’Odissea nei cieli di Julyan Stone. La stella della Reyer, partita da Los Angeles domenica scorsa, è arrivata in laguna, dopo un atterraggio d’emergenza ad Atlanta, una ripartenza per Londra e uno scalo intermedio a Francoforte prima di atterrare al Marco Polo, ieri, alle 14.
Se a Stone servirà melatonina e un po’ di riposo, Tomas Kyzlink, classe ‘93, è di nuovo a disposizione di coach Valter de Raffaele, dopo il lungo infortunio che gli ha complicato l’ultima annata, a Siena: «L’infortunio mi ha condizionato la stagione – ammette la guardia ceca, 1.93 per ottanta chili – ma ci sono stato male solo la prima settimana. Poi mi sono rimboccato le maniche e mi sono rimesso a lavorare per tornare più forte di prima, nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso. Avevo una possibilità importante, talvolta si deve fare un passo indietro per farne due avanti. Sono arrivato a Siena che la squadra non era messa bene, ma posso dire di essere riuscito a cambiare un po’ l’ambiente e con altri giocatori siamo riusciti a sistemare le cose. Ho visto diverse partite della Reyer, mi sono divertito perché sono stati match tiratissimi in cui si è arrivati sempre punto a punto. Il mio sogno era arrivare in una squadra di alto livello e molto professionale: Venezia lo è a tutti gli effetti. Il mio compito sarà adattarmi al sistema di gioco e capire cosa il coach vorrà da me. Ho fiducia di poter fare grandi cose».
Kyzlink parla un eccellente italiano, tanto che qualcuno nello staff ha scherzato, indicandolo come esempio per tutti, anche per alcuni madrelingua: «Diciamo che a Treviglio mi sono messo di buona lena – sorride – e ho cercato di imparare la lingua il meglio possibile. Non c’erano stranieri e sono stato costretto a fare in fretta per mettermi alla pari dei compagni. Ho scelto la maglia numero 77, solo nel precampionato vestirò la 23, ma la scelta l’ho già compiuta. Sono in un grande club e questo potrà essere un vantaggio ulteriore per il mio inserimento, che dovrà essere il più rapido possibile».
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