Svaligiata casa Cerchiai con la chiave «magica»

Quando il figlio diciottenne è arrivato davanti alla porta di casa, tutto era perfetto, senza nemmeno un segno di effrazione. Ma all’interno l’appartamento era stato messo sottosopra e i ladri avevano portato via alcuni gioielli di valore soprattutto affettivo, ma anche vestiti, scarpe, borse e il computer. La brutta disavventura è capitata a Cristiano Cerchiai, commercialista veneziano che lavora in un grande studio a Padova, ma anche figlio di quel Fabio che è da sempre uomo legato alla famiglia Benetton: oltre a essere presidente di Autostrade per l’Italia, in questi giorni molto difficili per la società dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, a lui la famiglia di Ponzano Veneto ha affidato la guida anche di Edizione Holding, la «cassaforte» del gruppo, e di Atlantia, che è appunto la socia principale di Autostrade.

Cerchiai junior abita invece nella zona di San Polo, ma in questi giorni la famiglia si era trasferita al Lido di Venezia, per passare un periodo di riposo al mare. Il figlio però doveva rientrare a casa per sbrigare alcune cose e martedì notte, intorno alle 2, si è trovato davanti lo sgradito «spettacolo». Immediata è partita la denuncia e pare che l’ipotesi di lavoro delle forze dell’ordine sia quella della cosiddetta «chiave bulgara», detta anche «chiave magica»: i ladri sarebbero entrati utilizzando una chiave di gomma che si adatta alla serratura e, una volta indurita, è come quella originale. L’unica soluzione è l’allarme. La vittima tende invece a escludere che i ladri siano andati a colpo sicuro: forse hanno visto il palazzo vuoto e cercato la prima porta «apribile».