Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
H-Farm, il campus in ritardo e il richiamo di Milano: il titolo balza in Borsa
RONCADE (TREVISO) «Se a Ca’ Tron arrivano altri ostacoli, lascio e mi sposto a Milano». Riccardo Donadon, patron di H-Farm, ha scelto questa volta le pagine del «Sole 24 Ore» di ieri per esprimere nuovamente la sua insofferenza, causata dalle diverse questioni - prima fra tutte, la Valutazione di impatto ambientale - che stanno ritardando la nascita del suo Campus. Ma la prima a non credere all’aut aut di Donadon è Pieranna Zottarelli, sindaco di Roncade. «Donadon punta a tenere alta l’attenzione perché il Campus è parte fondamentale del suo investimento – dice il primo cittadino – ma la sua squadra sta lavorando a pieno ritmo con i nostri uffici per ottenere i documenti necessari alla Valutazione di impatto ambientale e per i lavori di preparazione alla realizzazione del polo formativo». Un impianto che, secondo i progetti, a regime dovrebbe ospitare più di 1500 studenti, richiamando ogni giorno nei 310 mila metri quadrati in cui si svilupperà qualcosa come tremila persone. Ma che, per i tecnici della commissione Via, presenta una serie di criticità che vanno risolte. Prima fra le quali quella idrogeologica, visto che l’area, negli ultimi 50 anni, è andata in buona parte sott’acqua almeno due volte. Da qui il rigetto della domanda, presentata da HFarm, di by-passare la complessa procedura di valutazione per guadagnare così un anno di tempo. «Non capisco cos’abbia da temere Donadon – aggiunge ancora Zottarelli – se ogni prescrizione della Via sarà rispettata». Forse nel Campus a zoppicare non è però solo il contesto autorizzativo. H-Farm pare incontrare difficoltà nell’ottenere il supporto di qualche istituto già accreditato per l’insegnamento internazionale «Ib World School». Ora un’intesa pare sia stata sottoscritta con la «Gentium Schola Opitergium», di Oderzo.
Il mercato, in ogni caso, fa vedere di apprezzare l’idea di un trasferimento del Campus di H-Farm a Milano. Ieri il titolo, quotato nel segmento Aim, è stato addirittura sospeso per eccesso di rialzo (+6,1%) per chiudere, tuttavia, su un più tiepido +1,1%. Anche l’Aim, però, a Donadon non basta più. «Per il 2019 puntiamo a fatturare 100 milioni: o passiamo all’Mta, oppure mi ritiro dai listini». (g.f.)