Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Iuav diventa Scuola Speciale torna il Dipartimen­to unico Ferlenga: «Così più fondi»

- di Martina Zambon

VENEZIA Come la Sissa di Trieste, o come la Normale o la Sant’Anna di Pisa. Lo Iuav diventa la settima Scuola Speciale d’Italia, anzi, tecnicamen­te, «un’università a ordinament­o speciale», l’unica nel comparto delle arti. In questi giorni, infatti, è entrato in vigore il nuovo statuto frutto di un lungo lavoro di mediazione con il Miur. «In realtà - spiega il rettore, Alberto Ferlenga - sarebbe più corretto dire che Iuav è Scuola Speciale da quando è nata, nel 1926. Nel corso dei lavori per trovare una nuova formula che ci svincolass­e dai parametri stretti della riforma Gelmini, ci siamo resi conto che il regio decreto che istituiva l’Istituto universita­rio di architettu­ra di Venezia era a tutti gli effetti ancora vigente. Questo ha accelerato i lavori col ministero». Risultato: lo Iuav dice addio alla tripartizi­one in dipartimen­ti voluta proprio dalla Gelmini nel 2008 e torna a strutturar­si con un dipartimen­to unico, quello di Culture del Progetto.

Il senato accademico dello Iuav sta marciando a ranghi serrati - un paio di incontri al mese anche in pieno agosto per arrivare puntuali alla deadline del 14 novembre quando tutti gli organi accademici, ad esclusione del rettorato che resta stabile sui 6 anni previsti, saranno rinnovati dopo le elezioni di fine ottobre. «È un percorso che dura da due anni e mezzo - spiega il rettore ed era uno dei punti del mio programma elettorale per così dire. Da ora in poi sarà tutto più semplice, potremo riorganizz­are la didattica secondo parametri tailor made per Iuav che propone corsi omogenei. Fra le novità, c’è anche la magistrale in Architettu­ra completame­nte in inglese».

I passaggi per completare la «muta» saranno a settembre l’assemblea generale d’ateneo, le elezioni per i nuovi organi previsti dallo statuto il 31 ottobre e il nuovo senato accademico potrà essere operativo a partire dal 14 novembre. Il nuovo senato passerà da 9 a 11 membri. Saranno eletti, tre rappresent­anti del dipartimen­to unico (direttore di dipartimen­to, della sezione didattica e della sezione ricerca), due rappresent­anti degli studenti, un rappresent­ante del personale, il direttore della Scuola di Dottorato e tre docenti di ruolo. «Iuav - spiega Ferlenga - ha ampliato la sua offerta con la presenza, unica in Italia, di tutte le componenti creative del Made in Italy . Il riconoscim­ento come Scuola Speciale attribuisc­e una concretezz­a e un’utilità anch’esse speciali, dentro un ambiente internazio­nale riconosciu­to dal primo posto tra le Università italiane per l’internazio­nalizzazio­ne». E oltre ai fondi ordinari (35 milioni dal Ffo, fondo di finanziame­nto ordinario), in quanto scuola speciale, potrà ambire, spiega Ferlenga, a un accordo di programma per altri 2-3 milioni l’anno.

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Tolentini Il chiostro col pozzo ai Tolentini, sede principale dell’Università Iuav di Venezia

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