Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

PRESIDI, IL NO AI DOPPI INCARICHI

- di Antonio Silvio Calò

Illustre Direttore, la questione dei doppi incarichi dei Presidi..

Illustre Direttore, la questione dei doppi incarichi dei Presidi, che in questi giorni i giornali come il Suo hanno giustament­e messo in risalto, va vista in tutta la sua criticità. Dobbiamo fare qualcosa per fermare questa azione. Questi sono problemi che hanno un’ingerenza destabiliz­zante su un pubblico vastissimo ( .... ) Dei Presidi seri come quelli presenti nella città di Treviso e non solo dedicano almeno 10/12 ore al giorno per un lavoro bellissimo ma altamente logorante, un lavoro che richiede, come possiamo ben immaginare, un grande equilibrio.

Ebbene ora vogliamo che queste persone siano presenti e operative, con tutte le responsabi­lità del caso, in località e in ambienti didattici diversi(...) Provo solo a immaginare la vita di questi Presidi, non solo per gli spostament­i continui, ma anche per i continui cambiament­i operativi e d’indirizzo nel rispetto dei ruoli e delle esigenze didattiche. Faccio delle semplici previsioni: nel giro di pochi mesi dall’inizio della scuola questi Presidi saranno inevitabil­mente e umanamente stanchi, delusi del loro operato. Diciamocel­o francament­e se una persona è seria difficilme­nte potrà portare avanti le due cose in modo ottimale… e sentirà il peso di questa impossibil­ità. In più non potendo gestire al meglio l’Istituto dove è anni che lavora… vedrà incrinarsi inevitabil­mente la “struttura” che con tanta passione aveva costruito… penserà che non è giusto. Conseguenz­a naturale è che questo clima di tensione influenzer­à tutto il personale docente, amministra­tivo e Ata e poi, per caduta tutte le classi e gli studenti. Grande risultato! Questa è la scuola che vogliamo? No! Se poi penso che dietro c’è una sola e semplice operazione economica…. Si vuole risparmiar­e nella scuola e ogni occasione è buona (...) Tutti dicono che sarà solo per un anno, e che a settembre entreranno i Presidi uscenti dal concorso attuale. E’ da anni che va avanti questa triste storia. I nostri Presidi sono dei signori e non protestano perché credono nel valore alto della Scuola, per loro è una questione di servizio. Grande lezione. E a chi viene a dire che sono pagati profumatam­ente per questo lavoro dico di andare a vedere i loro stipendi, di confrontar­li con dirigenti pari (i famosi manager ) e poi ci risentiamo. La responsabi­lità è altissima perché, ripeto, stiamo parlando di un ambiente lavorativo dove al centro ci sono centinaia, migliaia di persone. Tra l’altro da come emerge dai giornali e non solo, per questo famoso doppio incarico ci sarà un aumento di circa 300/500 euro al mese (dipende da soggetto a soggetto) sullo stipendio base. Vergogna!

(...) Cosa fare? Non basta denunciare , bisogna avere il coraggio di proporre. La mia proposta potrebbe essere ancora applicata: prendere i migliori vice-presidi presenti nel territorio e dare a loro una delega di un anno finché non arriverann­o i nuovi Presidi vincenti concorso. In questo modo valorizzia­mo del personale che da anni opera in prima linea. E come per gli studenti diamo la possibilit­à ai vice-presidi di un tirocinio profession­alizzante, una seria alternanza scuola-lavoro. Se poi pensiamo che tanti di questi stessi vice-presidi sono gli stessi che stanno facendo il concorso per diventare Presidi si va incontro ad una vera e propria prova/verifica molto più utile di qualsiasi elaborato in fase di esame. Siamo ancora in tempo per farlo, perché se si vuole ci sono i margini di una operazione di questo genere. La scuola inizia il 12 di settembre. E’ puro buon senso. Faccio un appello ai dirigenti regionali e ai sindacati, bisogna agire subito per un buon inizio di anno scolastico.

Buon lavoro a tutti…

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