Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Dal Bolero a Uto Ughi al Toniolo la musica «vicina all’anima»
da acquistare, anche considerando che si potrebbero utilizzare di più i supporti tecnologici e digitali. E c’è ancora la brutta abitudine di richiedere le nuove “adozioni” dei libri che a volte differiscono solo per alcune pagine rispetto all’edizione precedente, scoraggiando i testi usati».
L’alleanza tra presidi e studenti ha creato in molti istituti dei circuiti di risparmio. «Gli studenti hanno espresso perplessità sui tablet per il costo iniziale e per quello della connessione, considerato che a scuola non è possibile l’accesso al wi-fi – spiega Concetta Franco, dirigente dell’Istituto comprensivo Gramsci di Campalto – Una bacheca a disposizione dei ragazzi favorisce lo scambio di testi usati: se mancano gli aggiornamenti, integrano i docenti in classe».
Adico ha messo nel conto del caro scuola anche l’abbonamento annuale Actv – dai 230 ai 410 euro l’anno a seconda delle tratte – e il costo del trasporto a Venezia è argomento sul quale il preside Vittore Pecchini, multi-dirigente che guida Cini, Venier, Fermi, Cornaro, il comprensivo di Lido e Pellestrina e dal 1° settembre anche il Marco Polo, lancia una proposta a Comune e Actv: «In una città che si sta spopolando, il costo dei trasporti per studenti e lavoratori dovrebbe essere gratuito – suggerisce – Se nel contesto della complessità veneziana, ai costi di un figlio adolescente che comprendono l’istruzione ma non solo, si aggiunge anche l’ineludibile spesa del trasporto pubblico che per una famiglia di quattro persone arriva a 1200 euro l’anno, si comprende come le realtà complesse vadano incoraggiate». E i libri? «Ormai tantissimi li comprano su Amazon, per risparmiare. Io per mia figlia quest’anno li ho ordinati al supermercato: c’è uno sconto del 20 per cento». MESTRE «La musica da camera è un bene prezioso, da salvaguardare e diffondere: la speranza è che in tutti questi anni il nostro pubblico abbia riservato nel proprio cuore uno spazio per una musica che dialoga sempre a tu per tu con l’anima». Mario Brunello, il direttore artistico ha presentato così «Io sono musica», la nuova stagione della musica da camera e sinfonica del teatro Toniolo di Mestre, curata dal Settore Cultura del Comune e dall’associazione Amici della Musica. Dodici gli appuntamenti in programma per questa 33esima edizione, che si preannuncia ricca di novità ed eccellenze: il concerto inaugurale del 19 ottobre vedrà sul palco infatti i dodici violoncellisti dell’Orchestra Villa Lobos, che presenteranno una straordinaria versione del Bolero di Ravel. Tra i grandi ritorni sul palco spicca quello del maestro Uto Ughi (il 25 gennaio), il cui violino dialogherà con il pianoforte di
Andrea Bacchetti. L’11 dicembre sarà invece una pianista di fama mondiale, come Beatrice Rana, ad incantare la platea del Toniolo col Quartetto Modigliani, mentre il 12 febbraio sarà la volta dell’appuntamento più atteso: quello con la giovane stella del pianoforte Alexander Malofeev. Anche il jazz sarà tra i protagonisti della nuova stagione, con il trio firmato Fresu, Rubino e Bardoscia che omaggeranno il mito senza tempo di Chet Baker. Spazio anche ai giovani emergenti: dalla Venice Chamber Orchestra (18 aprile) alla Giovane Orchestra Metropolitana (5 maggio). Tra le novità ci sono gli appuntamenti con una delle voci più amate di Rai Radio 3, Giovanni Bietti, chiamato a «raccontare dal vivo la musica da camera e i suoi segreti», spiega Brunello. Due i progetti speciali dedicati a Franz Schubert. Chiuderanno la stagione i Carmina Burana (6 giugno) eseguiti dall’orchestra del Teatro La Fenice. «Un appuntamento che sa ogni volta rinnovarsi offrendo un programma sempre nel segno della grande qualità», ha detto l’assessore al Turismo Paola Mar. (s. c.)
Le alternative Mercatini per i testi usati, supporti digitali e l’aiuto dei docenti per gli aggiornamenti