Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Airbnb «conquista» la Mostra Turismo, sei giorni da bollino nero
Lido, gli ospiti cresciuti quasi dell’11 per cento. Fino al 16 settembre rischio deviazioni
VENEZIA Airbnb conquista il Lido, in un solo anno, a inizio settembre, gli affitti turistici sono cresciuti di quasi l’11 per cento. Merito della Mostra del cinema, che porta al «sold out» praticamente tutte le strutture ricettive del Lido. Che hotel e stanze in affitto siano quasi esaurite non è una novità, quello che quest’anno è cambiato è il boom di Airbnb. L’anno scorso, durante il Festival cinematografico, gli ospiti che hanno prenotato una sistemazione sul portale di affittanze turistiche erano 16.788, oggi sono 1.782 in più (18.570), una crescita cioè del 10,6 per cento. E un ospite su quattro è americano.
Con la Mostra del cinema che dà oggi entra nel vivo, tra proiezioni, redcarpet e feste nei palazzi e negli hotel di tutta la città e con la Regata Storica, domenica, la città sarà invasa di persone e il rischio ingorghi è reale. Anche perché ne week end è previsto maltempo e potrebbe esserci un grosso afflusso di persone dal litorale.
Per questo il Comune ha dichiarato sei giornate da «bollino nero», dal primo al 16 settembre ( giorni esatti sono:1 e 2, 8 e 9, 15 e 16 settembre). Ieri, il sindaco ha firmato l’ordinanza che dispone steward e controlli dei vigili, ma soprattutto trasferisce i lancioni provenienti dal litorale a Fondamente Nove e dà la possibilità ai vigili di chiudere il ponte della Libertà.
Al Lido, pochi si accorgeranno della ressa del centro storico, impegnati tra film, attori hollywoodiani da ammirare sul redcarpet o in realx all’Excelsior. Chi, invece, spera di trovare un posto dove dormire last minute, farà decisamente fatica. Gli hotel sono pieni e persino su Airbnb non si trova quasi più nulla, solo un decimo degli annunci sono ancora disponibili.
Per chi segue o lavora in Mostra, l’appartamento è più conveniente. «Fai grossi guadagni», esortava una campagna pubblicitaria inviata via mail il primo agosto — e che aveva fatto infuriare i comitati - a inserzionisti veneziani: invitava ad affittare durante la Mostra del Cinema, stimando di un guadagno «fino a 1.080 euro», quando il calcolatore automatico di rendita dell’azienda valuta che un appartamento con 4 posti letto al Lido arrivi a fruttare mediamente 1.386 euro al mese. Mica male. Secondo Airbnb Italia, la campagna era stata generata automaticamente dalla sede americana: «E’ arrivata a un numero ristretto di inserzionisti, non ne sapevamo nulla e non abbiamo intenzione di proseguire in quella direzione», dicono dalla sede milanese. Attraverso lo stesso canale – l’email – la piattaforma di inserzioni turistiche ha diffuso a giugno un’altra campagna, volta a sensibilizzare i turisti al rispetto della città sulla scia di #EnjoyRespectVenezia. Cinque host veneziani hanno collaborato al suo sviluppo, con consigli che vanno dal fare bene la raccolta differenziata al non intralciare i residenti in città. In questi giorni, la campagna sarà diffusa su Facebook e da oggi su Youtube. Il boom di Airbnb non «danneggia» gli hotel del Lido: «Le nostre strutture sono tutte piene fino a domenica e teniamo bene anche per la seconda settimana di Festival, quando inizia il tradizionale “svuotamento” dell’isola, in concomitanza con l’inizio del Festival di Toronto Il numero di prenotazioni uguale a ogni grande edizione della Mostra del cinema», spiega Michela Cafarchia, presidentessa del Consorzio Venezia e il suo Lido, che ha il polso di 40 alberghi dell’isola. Sul potenziale rischio incarnato dagli alloggi offerti su Airbnb, Cafarchia è ottimista: «La concorrenza c’è da tempo, avranno approfittato di appartamenti Airbnb i giovani, che tendono a spendere meno: se di solito alloggiavano fuori, a Venezia o a Mestre, si possono essere avvicinati».
Cafarchia Concorrenza? No, così i più giovani dormono al Lido e non fuori