Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Tutti a spasso sul ponte «Venezia, un cantiere il male è il no perenne»
Accademia, il sindaco ringrazia operai e Luxottica
VENEZIA Fino all’ultimo istante, gli operai non si sono fermati, mancavano le liste antiscivolo sui gradini del ponte e hanno finito di posizionarle a pochi istanti dal taglio del nastro. Per sette mesi hanno lavorato giorno e notte e, ieri, il primo ringraziamento è stato per loro, alle maestranze che hanno restaurato l’Accademia, anche se, forse, la parola «rifatto» è più adatta: tutto il legno è stato sostituito come le parti metalliche ammalorate, arrugginite dall’acqua. «Grazie per aver lavorato senza tregua, sotto il sole e persino la pioggia», ha detto il sindaco Luigi Brugnaro, seguito da Giovanni Salmistrari, presidente dell’omonima ditta che con i colleghi della Pasqualucci ha rifatto il look al passaggio sul Canal Grande. «Avevamo promesso di restituirlo alla città per la Regata storica e, merito delle maestranze, ce l’abbiamo fatta», ha sottolineato. L’applauso, però, più sincero e sentito da parte dei tanti accorsi per l’inaugurazione del nuovo ponte dell’Accademia è andato a Luxottica, il gruppo agordino che produce occhiali per tutto il mondo e che, tre anni fa, ha deciso di donare 1,7 milioni a Venezia. «Leonardo (Del Vecchio, il patron di Luxottica, ndr) diceva: “chiedetemi di più” - ha raccontato Luigi Francavilla, vicepresidente del gruppo - Mi domandate se c’è altro che vorremmo contribuire a restaurare? Le idee dovete averle voi, proponetecele». Come dire, siamo qui a disposizione. «Di idee ne abbiamo tante - ha incalzato il sindaco Luxottica è un modello, un esempio, non ha nemmeno voluto affiggere pubblicità sul ponte, la ringrazio a nome di tutta la città». Ora che il ponte è stato restaurato, l’amministrazione ogni anno farà manutenzioni, per evitare che il legno si rovini. «Se non si fanno, succede quello che succede - ha aggiunto Brugnaro - Venezia è un cantiere e un progetto continuo, il “no” perenne a tutto è il vero male della città, dobbiamo essere costruttori, non dire sempre di no». A salutare il restyling dell’Accademia, ieri c’era anche il prefetto Vittorio Zappalorto, che da commissario firmò la convenzione con Luxottica. «Fu una grande emozione, quando arrivò la proposta dissi subito di sì - ha detto - Il progetto di restauro è stato redatto dai tecnici comunali, tutti i tempi sono statti rispettati, questo è l’esempio di come un’amministrazione può rendere un servizio grandissimo alla propria città». Ha aggiunto Piergiorgio Angeli, direttore delle risorse umane di Luxottica: «Per noi, questo è un gesto semplice e d’autentico affetto per Venezia, siamo onorati di aver contribuito a restaurare l’Accademia, la solidarietà fa parte della nostra storia e siamo orgogliosi di essere veneti e italiani: adesso, il legame con Venezia è ancora più profondo». E il sindaco: «La Serenissima prendeva legno, ferro e carbonella dal Bellunese, perché Venezia non nasce da sola ma è un sistema metropolitano». (g. b.)