Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Le camere d’hotel rendono meno Calo a due cifre a Venezia Ciset e i big data sugli alberghi
VENEZIA I big data non mentono, men che meno nel turismo. Così, ieri, dall’incontro a Treviso, organizzato da Ciset (Centro internazionale di studi per l’economia del turismo) e Str che si occupa proprio di misurare le performance degli alberghi, salta fuori che a Venezia, nei primi sette mesi dell’anno, il RevPAR (ricavo per camera disponibile) è calato del -13% rispetto al 2017, mentre a Mestre la variazione è stata del -6%. Una tendenza del tutto inedita per il capoluogo lagunare che sconta, probabilmente, la concorrenza serrata di diverse soluzioni di soggiorno, dai b&b agli affittacamere. Città come Milano hanno visto variazioni positive del +7%, e Udine, considerata «second destination», destinazione minore, del +4%. Scopo del workshop di ieri era portare sui banchi di scuola gli operatori del settore alberghiero per imparare a utilizzare i numeri come volano di crescita imprenditoriale nel turismo. «L’utilizzo dei data analytics per il governo dell’industria dell’hospitality è diventato fondamentale» ha detto Mara Manente, direttore di Ciset. Mentre il referente per il turismo di Confindustria Venezia, François Droulers sottolinea: «In un contesto italiano di forte crescita, la nostra destinazione presenta un dato in sofferenza. Gli attori del mondo del turismo devono riflettere su una strategia condivisa per invertire questa tendenza negativa». (m.za.)