Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
West Nile, altro anziano morto Scatta la disinfestazione a tappeto
L’ultima vittima ad Adria. Scatta la disinfestazione dalla zanzare, si parte dai 75 Comuni più colpiti
VENEZIA Ormai l’epidemia comincia a preoccupare: ieri il Veneto ha registrato l’ottava vittima del West Nile, una in più rispetto alle sette uccise quest’inverno dall’influenza. Si tratta di una 91enne ricoverata all’ospedale di Adria in gravi condizioni da una settimana e spirata a sole 24 ore di distanza dal decesso, in Rianimazione a Rovigo, di una donna trapiantata di rene. Aveva 58 anni. Nonostante l’abbassamento delle temperature i contagi continuano ad aumentare, al ritmo di dieci al giorno, toccando il record di 214, contro i 31 dell’estate 2017. A questo punto, poiché 200 Comuni su 512 non hanno messo in atto gli interventi previsti contro le zanzare comuni (le Culex pipiens) responsabili della trasmissione del virus dagli uccelli all’uomo, la Regione ha preso in mano la situazione, predisponendo e finanziando con 500mila euro un Piano straordinario di disinfestazione che partirà martedì, pioggia permettendo (altrimenti slitterà di qualche giorno).
Le Usl, supportate dai tecnici della Direzione regionale Prevenzione e dall’Istituto superiore di Sanità, coordineranno un primo intervento contro gli insetti-vettore adulti e le larve partendo dai 75 Comuni più colpiti nelle Usl Polesana (33 contagi), Euganea (80) e Scaligera (40). Entro due settimane saranno «bonificati» tutti: si tratta di Comuni di classe 1, dove cioè sono state infettate almeno due persone, e di classe 2, teatro di almeno un contagio. In un secondo momento la disinfestazione si estenderà ai Comuni di classe 3, privi di casi umani di infezione, con un intervento larvicida di priorità inferiore: sono 67 nella provincia di Padova, 34 in Polesine e 76 nel Veronese. Conclusa la bonifica nelle tre Usl citate, si passerà a disinfestare con le stesse priorità 95 Comuni dell’Usl Marca Trevigiana, 23 dell’Usl Serenissima, 21 dell’Usl Veneto Orientale, 60 dell’Usl Pedemontana e 61 dell’Usl berica. Al momento è esclusa Belluno, perchè priva di contagi, ma potrà essere inserita se ne emergeranno. Lo stesso vale per i Comuni dell’intera regione ora non toccati dall’epidemia. In una terza fase la disinfestazione coinvolgerà, a prescindere, tutto il Veneto.
«Il Piano parte subito con
atti dirigenziali — spiega l’assessore alla Sanità, Luca Coletto — seguirà una delibera di giunta. La Regione si fa carico della tutela della salute pubblica e risponde alle richieste di aiuto dei sindaci. E’ una disinfestazione straordinaria estesa che risponde allo scenario epidemiologico via via emerso, anche a fronte della disomogeneità riscontrata nell’attuazione dei Piani ordinari di disinfestazione da parte dei Comuni, deputati a tale compito ma in difficoltà a rispettarlo anche a causa dei tagli finanziari da sette anni imposti dal governo agli enti locali». L’eliminazione delle larve, nei centri abitati e nelle
frazioni a un chilometro di distanza, interesserà i tombini e i fossati, in particolare quelli vicini a case e zone residenziali. L’intervento contro le zanzare adulte è stato programmato nelle aree sensibili, cioè parchi pubblici, scuole, spazi attrezzati individuati dai Comuni.
«La cittadinanza dovrà essere informata con almeno 24 ore di anticipo — recita il Piano — a mezzo altoparlante, affissione di avvisi pubblici nella zona da trattare, o pubblicazione sulla pagina web del Comune». Le Usl valuteranno l’efficacia di tali operazioni, mentre i sindaci dovranno proseguire le campagne
d’informazione alla popolazione per la protezione individuale (l’uso di repellenti) e per l’adozione di comportamenti atti a scongiurare l’ulteriore proliferazione di focolai larvali (non vanno conservati contenitori di acqua stagnante). I primi cittadini potranno inoltre effettuare controlli a campione, anche «porta a porta», e sanzionare comportamenti scorretti (diversi municipi hanno già deliberato multe fino a 500 euro). Fondamentali infine la manutenzione dei fossati e del verde pubblico, oltre alla raccolta delle acque stagnanti.