Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il risotto di Gosling e l’appetito del ministro

- S. D’A.

Il più sincero è Giovanni Fracassi, titolare del ristorante «Da Ivo». L’anno scorso di questi tempi, stampava il conto a George Clooney e signora per una cena tutta a base di tartufo che vale mezzo budget mensile. «Eh, quanto mi manca George – dice il signor Giovanni – oggi ho avuto il primo ministro del Qatar con otto uomini di scorta e undici familiari. Hanno mangiato tartufi e tortellini, ma non possono bere vino e il conto non sale più di tanto. Ieri sera mi ha prenotato un tavolo la Warner e speravo fosse Lady Gaga con Bradley Cooper… invece erano quattro funzionari». Ma la Mostra è ancora lunga e Giovanni non dispera: «Lady Gaga è la figlioccia di Elton John, prima o poi arriva». A fare una ricognizio­ne di queste prime sere e di ciò che attende la mondanità in quel di Venezia (al Lido quasi nulla), la mappa tracciata è fra Ivo, Cipriani e qualche palazzo veneziano. Come quello di Toto Bergamo Rossi, che l’altroieri sera ha ospitato i fratelli Coen e l’attore Bill Heck per un cocktail blindato a palazzo Gradenigo. L’attore è tra i protagonis­ti del film The ballad of buster scruggs, western musicarell­o che ha debuttato ieri sera. Atmosfera rilassata e chiacchier­e, complice il manager Brian Swardstom, che con Toto condivide l’avventura di Venetian Heritage (società di raccolta fondi per i restauri di Venezia) e che l’anno scorso gli portò Frances McDormand. Nel locale dov’era di casa Hemingway, l’Harry’s Bar, Arrigo Cipriani gongola per aver avuto 50 persone di First man a cena la sera dell’inaugurazi­one, Ryan Gosling compreso. Dopo aver fatto una comparsata alla cena offerta dalla Biennale, il cast e la produzione si sono spostati da Arrigo per una serie di antipasti e un risotto di funghi, accomodati con tutti i crismi al primo piano, interament­e riservato.

Per l’Harry’s ha optato anche Jeff Goldblum, lobotomizz­atore nel film The Mountain, che l’altro ieri sera, dopo la proiezione del film, si è consolato con il filetto di San Pietro. Dalle parti dell’hotel Sina Centurion, lo chef Massimo Livan sta affinando il menu per la cena in onore di Spike Lee e David Cronenberg, tra burratina pugliese e calamarata alla norma, dopo aver dato da mangiare a un affamato Matteo Salvini, che l’altra sera sera, reduce dalla festa della Lega di Conselve, si è presentato nell’hotel dove la compagna Elisa Isoardi doveva ritirare il premio della rivista Diva e Donna, mettendo subito le cose in chiaro: «Ho fame».

Luogo della mondanità per eccellenza anche l’hotel Belmond Cipriani alla Giudecca, dove giovedì sera Riccardo Cocciante ha accompagna­to con le sue note il gran ballo dei principi e delle principess­e e dove ieri sera Salma Hayek ha ricevuto il premio «Sozzani award» festeggiat­o con cocktail e cena placée a due anni dalla serata, rimasta storica, in cui il Lido vide il debutto del film-tributo dedicato a Franca Sozzani dal figlio Francesco Carrozzini. Stasera riflettori puntati sui movimenti del cast del film Suspiria di Luca Guadagnino, che vede Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth e Chloe Grame Moretz nel cast. Per loro red carpet alla sera, poi cocktail al Bauer (dove alloggiano alcuni del cast) e cena super privata al conservato­rio Benedetto Marcello. Tra gli ospiti, ed è la vera sorpresa, il cantante dei Radiohead Thom Yorke, autore della colonna sonora del film. Domani, il rilevatori di celebrità vibrerà tantissimo dalle parti di palazzo Contarini Polignac, dove Vanity Fair celebra con un dinner party la Mostra del Cinema. Potendo, guai a perdersela.

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WesternBil­l Heck, tra i protagonis­ti di «The ballad of buster scruggs» dei fratelli Coen
 ??  ?? Il primo uomo Ryan Gosling, protagonis­ta di «First man» di Damien Chazelle, ha scelto l’Harry’s Bar
Il primo uomo Ryan Gosling, protagonis­ta di «First man» di Damien Chazelle, ha scelto l’Harry’s Bar

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