Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gallerie, la sfida del ministro «Mezzo milione di visitatori portiamo i turisti di Rialto»

Visita di Bonisoli all’Accademia tra Tintoretto e restauri

- F. B.

VENEZIA Lo slogan è già pronto: «Non si può lasciare Venezia senza aver visitato le Gallerie dell’Accademia». Il direttore generale dei musei del ministero dei Beni culturali Antonio Lampis sorride soddisfatt­o dopo aver visto i nuovi allestimen­ti delle Gallerie: «Tutti i musei della città sono importanti, ma nessuno come l’Accademia», sottolinea proprio mentre il ministro Antonio Bonisoli saluta il personale, indugia sui restauri, visita le gallerie tra Giorgione, Tiziano e Tintoretto accompagna­to dalla direttrice Paola Marini. «Promesse? Aver avuto in tre giorni la visita del ministro, del direttore generale e di alcuni funzionari penso siano invece delle buone premesse», dice.

Del resto il ministro definisce l’Accademia «uno dei principali musei italiani, una delle ragioni per cui le persone vengono a Venezia». L’anno scorso sono stati staccati 317 mila biglietti, «domani voglio arrivare a 500 mila» sottolinea. «I visitatori non sono una variabile indipenden­te, sono la risposta alle decisioni che vengono prese — dice Bonisoli — Dobbiamo partire da una domanda: chi vogliamo coinvolger­e? Io penso innanzitut­to agli abitanti di Venezia che devono poter visitare il loro patrimonio anche gratis, e poi ai turisti che oltre al passaggio classico a San Marco e a Rialto, potrebbero allargare il passo per venire qui. Mi piacerebbe che a Venezia ci fossero una serie di soggetti che condivides­sero questo obiettivo». Lampis qualche idea ce l’ha: «Cominciamo a volantinar­e sui vaporetti, il flying è la tecnica di marketing più efficace e trasmettia­mo un messaggio semplice: non si può lasciare Venezia senza aver visto l’Accademia».

Anche perché a fine 2019 si concludera­nno i lavori di ampliament­o delle Gallerie, mentre dal 7 settembre sarà aperta la mostra sul «giovane Tintoretto» dedicata ai capolavori del primo decennio di attività e al contesto in cui il pittore avviò il suo percorso artistico. «Lavoriamo per fasi per mantenere sempre aperto il museo», dice l’architetto Ilaria Cavaggioni, direttore dei lavori, dopo aver mostrato al ministro il cantiere ed aver sottolinea­to che l’obiettivo è il recupero dell’allestimen­to di Carlo Scarpa. Marini accompagna il rappresent­ante del governo a vedere il restauro del ciclo di Sant’Orsola, i nove dipinti eseguiti da Vittore Carpaccio, uno dei vertici assoluti della collezione delle Gallerie dove Bonisoli scherza vedendo una nave appoggiata su sé stessa («E’ la Costa Concordia», esclama, trovando subito la spiegazion­e che nel dipinto la nave è in corso di restauro e non alla deriva), fino alle stanze dove è in corso l’allestimen­to della mostra sul Tintoretto (sessanta opere) che culmina con il «Miracolo di San Marco» realizzato nel 1548 per la Scuola Grande di San Marco.

Proprio ieri nel frattempo la giunta comunale ha dato il via libera allo stanziamen­to di 2,4 milioni di euro per una serie di interventi sui teatri del centro storico, sottolinea­ndo che i finanziame­nti per la cultura sono anche quelli che riguardano la messa in sicurezza dei luoghi culturali. Al teatro Goldoni sono necessari i lavori di manutenzio­ne straordina­ria per ottenere il certificat­o di prevenzion­e incendi (fino ad oggi in deroga), mentre al Malibran verrà realizzato l’impianto di condiziona­mento .

Gratis L’idea è di far accedere gratis i residenti

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