Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Presa la banda che rapinava hotel e aziende gestite da cinesi
Resteranno in carcere Z.S., 57enne e la compagna C.T., 51enne, entrambi cinesi, arrestati mercoledì perché ritenuti gli autori di una rapina in un affittacamere di Mestre.
La coppia è stata fermata insieme a tre connazionali che vivono in provincia di Padova e che farebbero parte della stessa banda. Un gruppo che nell’ultimo anno ha commesso furti e rapine in diverse province.
Tutti colpi ai danni di asiatici, considerati prede facili perché spesso tendono a non sporgere denuncia per paura di ritorsioni. L’indagine, denominata «Operazione Oriente», è stata condotta dai carabinieri di Gorizia ed è nata proprio in seguito ad alcuni furti.
Gli investigatori hanno scoperto un vero e proprio gruppo criminale che nel periodo in cui è stato tenuto sotto controllo ha commesso due rapine in appartamento: una a San Pietro d’Isonzo (Gorizia) e una in viale Stazione a Mestre il 20 luglio. Qui la coppia ultracinquantenne di Mestre, dopo essersi intrufolata nell’affittacamere ha legato e imbavagliato i clienti per derubarli di alcune migliaia di euro.
Altri sette tra furti e tentati furti sono stati denunciati tra le province di Mantova, Milano, Treviso e Rovigo, tutti ai danni di fabbriche e laboratori tessili gestiti da connazionali.
La banda era molto organizzata e, per questo, pericolosa. Dalle indagini è emerso che gli indagati agivano utilizzando armi da fuoco ma anche coltelli, accette e machete e immobilizzavano le vittime con delle fascette di plastica. Durante l’operazione di mercoledì i carabinieri hanno eseguito anche diverse perquisizioni, tra cui una a Poggio a Caiano (Prato) dove sono state sequestrate numerose macchine da cucire industriali provento dei furti. Sotto sequestro è finita anche un’auto utilizzata per spostarsi in tutto il territorio nazionale.