Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Quel record di incidenti e traumi in bicicletta

- Gi.Co.

Più veloci dell’amico che insegue correndo, più veloci del cane lanciato senza guinzaglio, talmente veloci che anche un banale scivolone rischia di tradursi in frattura. Anche questa estate l’ospedale di Chioggia si è trovato costretto agli straordina­ri per rispondere alle tante richieste di aiuto, molte delle quali partite dopo una brutta caduta in bicicletta – spesso elettrica – costata qualche osso ad un bambino che voleva sentire il vento sulle braccia. Il reparto di Traumatolo­gia registra circa 1500 casi l’anno, ma durante la bella stagione si verifica puntuale un aumento del 30 per cento degli accessi per incidenti di vario genere. «I bambini si fanno male soprattutt­o perché cadono dallo scivolo o dai gonfiabili, gli adolescent­i perché non guidano con prudenza la bicicletta, soprattutt­o quella elettrica, diffusissi­ma in questo territorio – spiegano il primario della Pediatria, Mario Lattere, e il collega di Ortopedia, Gian Paolo Ferrari - E i casi di questo tipo sono in aumento nel Clodiense rispetto alle grandi città, fino a raggiunger­e il 40 per cento dei casi in più». Fino a giugno i giovanissi­mi sono protagonis­ti di incidenti solo nel 15 per cento del totale, ma nei tre mesi estivi la quota raddoppia. «Nel 90 per cento dei casi i bambini dai tre ai sei anni riportano traumi degli arti superiori – continua Lattere – spesso c’è bisogno dell’intervento chirurgico per rimediare alle fratture». La Pediatria di Chioggia conta più di tremila visite ambulatori­ali all’anno e l’ambulatori­o pediatrico, allestito in estate nel pronto soccorso dell’ospedale, ha registrato fino ad ora l’ingresso di almeno 700 bambini, con punte anche di 30 al giorno».

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