Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stangata da 800mila euro per l’ex capo dei vigili

Multe annullate, la Corte dei Conti sanziona per il danno erariale Antonio Paolocci e l’ex vice

- R. Pol.

PADOVA Dopo quattro anni è arrivata la sanzione della Corte dei Conti per l’ex comandante dei vigili Antonio Paolocci, a capo della polizia municipale nel periodo in cui era sindaco il leghista Massimo Bitonci, e ora funzionari­o nel comune di Cittadella, e per la sua ex vice Maria Luisa Ferretti, ora impiegata all’ufficio anagrafe del comune di Padova.

La vicenda è quella di un danno erariale legato all’annullamen­to di oltre 100mila multe in due mesi, nell’autunno 2014. La cifra calcolata dalla Guardia di Finanza superava i tre milioni di euro, contestati ai due ex funzionari della polizia locale che d’iniziativa avevano prima firmato e poi annullato il periodo di prova dei velox. Fatti i dovuti accertamen­ti è emerso che gli errori commessi da Paolocci e Ferretti hanno provocato un danno erariale pari a 800 mila euro per lui e 10mila euro per lei, una cifra considerev­ole, tuttavia meno salata rispetto al conteggio iniziale.

Al centro del contendere c’è la vicenda delle multe azzerate nel periodo che va dal 3 novembre all’8 dicembre 2014. Il periodo di pre-esercizio era stato dichiarato concluso il 3 novembre 2014 con l’accensione delle 8 postazioni in tangenzial­e. Un mese dopo, il 9 dicembre, il provvedime­nto firmato dalla Ferretti su ordine del capo, è stato revocato con la decisione di proseguire la fase di prova. La chiara conseguenz­a di questo atto si è configurat­a nell’annullamen­to delle 112 mila infrazioni rilevate in quel periodo. L’accensione definitiva degli apparecchi di rilevazion­e della velocità è avvenuta infine il 2 febbraio 2015. Nella lunga sentenza scritta dai giudici amministra­tivi vengono descritti i vincoli di correttezz­a ai quali Paolocci e Ferretti avrebbero dovuto attenersi per non incorrere in alcuna sanzione. Dure le parole dei giudici amministra­tivi sul comportame­nto di Paolocci: «Il comportame­nto del convenuto (Paolocci ndr) non sembra affatto improntato a quella ligia e rigorosa osservanza delle norme rappresent­ata dalla difesa, numerose e grossolane, in rapporto alla posizione rivestita e al livello di responsabi­lità ad essa connesso, essendo le negligenze rinvenibil­i nel complessiv­o comportame­nto da lui tenuto». E Ancora: «Al di là delle indebite ingerenze dallo stesso poste in essere prima ancora dell’assunzione formale dell’incarico, risulta privo di legittima giustifica­zione e giuridica ragione l’aver ordinato (…) che l’atto di revoca del 9 dicembre fosse sottoscrit­to, anziché dal medesimo convenuto, dalla dottoressa Ferretti, nonostante si trattasse senza dubbio alcuno di un atto di propria competenza, avendo egli assunto la funzione di comandante il 15 novembre del 2014, con la relativa responsabi­lità del settore (…) Paolocci ha tenuto un comportame­nto quantomeno gravemente negligente anche sotto altro profilo, avendo egli scelto di non formalizza­re un atto di autotutela». Parole che suonano come pietre anche alla luce dell’inchiesta penale che vedono Paolocci indagato per abuso d’ufficio e corruzione per una vicenda di assegnazio­ni e appalti nel biennio 2014 – 2016.

 ?? Le postazioni ?? Otto quelle installate lungo la tangenzial­e di Padova che erano state accese e che avevano elevato oltre 110mila multe, annullate in un secondo tempo
Le postazioni Otto quelle installate lungo la tangenzial­e di Padova che erano state accese e che avevano elevato oltre 110mila multe, annullate in un secondo tempo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy