Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Obiettivo 2019: abbassare le tasse Manovra su Imu, Irpef o rifiuti
Ca’ Farsetti studia le ipotesi per aiutare le famiglie. Trenta milioni dall’imposta di soggiorno. Casinò, Sgb contro la società della ristorazione. Zuin: dismessa o fusa
VENEZIA Ca’ Farsetti vuole ridurre le tasse. L’assessore al Bilancio sta cominciando in questi giorni ad analizzare i conti del Comune per trovare quei margini di manovra necessari per poter dare un segnale ai cittadini. «Il nostro obiettivo è quello di calare le tasse già nel 2019, è ancora presto per dire su cosa ci indirizzeremo, ma posso dire che il prossimo sarà l’anno in cui gli aumenti del passato si trasformeranno in riduzioni», spiega Michele Zuin. Imu, Irpef e Tari (casa, reddito, rifiuti) le tre aree su cui Ca’ Farsetti si concentrerà, anche se l’imposta sugli immobili riguarda di fatto solo le seconde e quindi si «autoesclude» da sola. Sindaco e assessore infatti vogliono coinvolgere tutta la platea dei cittadini. La soluzione più diretta potrebbe essere la riduzione delle tariffe dell’addizionale comunale sul reddito, oggi fissata allo 0,8 per cento con l’esenzione per coloro che dichiarano fino a diecimila euro (32 milioni la previsione per il 2018). Ma non è escluso che alla fine Ca’ Farsetti decida di agire sul costo dei rifiuti andando a ridurre le bollette delle famiglie. Anche perché margini di manovra in questo senso ci sono. Da una parte infatti quasi il 25 per cento della tariffa è definita dal Comune (compreso l’accantonamento per i morosi) al di là del costo del servizio, dall’altro c’è la tassa di soggiorno (30 milioni e mezzo la stima per il 2018) che potrebbe contribuire a pagare maggiormente i servizi. Quest’anno sono stati stanziati 1,5 milioni, niente esclude che Ca’ Farsetti decida di raddoppiare la cifra. Molto dipenderà dalle economie che deciderà l’assessore al Bilancio su direzioni e società. E in questo senso la parola d’ordine è razionalizzare. Lo ha richiamato ieri anche il sindacato Sgb Venezia che ha scritto al ministero dell’Economia e al ministero della Semplificazione della pubblica amministrazione denunciando la situazione della Meeting & Dining service, la società controllata al 100 per cento dal Casinò che si occupa di ristorazione e che ormai dal 2009 chiude i suoi bilanci in passivo. «Nel piano industriale del Casinò e nelle linee programmatiche dell’amministrazione c’è la dismissione della partecipazione — spiega Zuin — Entro la fine dell’anno completeremo l’operazione: stiamo valutando se fare la fusione o la dismissione del ramo d’azienda. Nel frattempo abbiamo cercato di valorizzarla con nuove “commesse”». Non a caso il segretario di Sgb Giampietro Antonini mette nel mirino anche la recente aggiudicazione da parte della M&D della gara bandita dalla Fondazione musei civici per la gestione delle quattro caffetterie museali: «Tra le regole del teso unico sulle società pubbliche — afferma — per le partecipate è fatto divieto di fare attività d’impresa».
Intanto stamattina l’assessore comincerà l’esposizione del Documento unico di programmazione (Dup) a tutti i consiglieri in vista dell’approvazione necessaria entro il 30 settembre. Il documento fissa tutto le priorità e le azioni dell’amministrazione per i prossimi due anni. Dalle tasse ai costi dei servizi, dalle opere pubbliche (cimiteri, scuole, manutenzioni) alle società (è prevista la dismissione anche della quota in Autovie Venete, Banca Popolare Etica, Interporto di Venezia e Mag Venezia, ma è altresì prolungato per tutte le partecipate il divieto di assumere nuovo personale a tempo indeterminato in attesa di un nuovo regolamento e di contenere ulteriormente i costi) fino al personale (2762 i dipendenti il 30 giugno).
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