Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Scibilia: «Venezia tranquillo Tacopina avanti sullo stadio»

Calcio Serie B, il dg: presidente duro per il poco pubblico, ma convinto

- Dimitri Canello

VENEZIA Il sasso lanciato nello stagno. E poi il silenzio, carico d’inquietudi­ne per chi teme che Joe Tacopina si stia stancando della situazione di Venezia. Dove il dato di affluenza della partita con lo Spezia alla prima giornata del campionato cadetto (appena 2.180 spettatori fra paganti e abbonati) aveva provocato la furibonda reazione del presidente arancioner­overde. Ma chi gli sta vicino assicura che la sua determinaz­ione nel proseguire il progetto del nuovo stadio, all’interno di un percorso tecnico definito della squadra, sia tutt’altro che sfumato. La conferma da uno degli uomini più vicini al presidente, il direttore generale Dante Scibilia.

Scibilia, le esternazio­ni di Tacopina dopo la scarsissim­a affluenza di pubblico al «Penzo» hanno destato scalpore. Lei che idea si è fatto?

«Uno sfogo duro, ma giustifica­to dalla delusione per quei 2.200 spettatori scarsi alla prima di campionato dopo una semifinale playoff. Ma aspetterei prima di tirare le somme, vediamo come va nella partita col Benevento alla terza».

C’è chi teme che quanto accaduto possa far cambiare idea a Tacopina sul fronte nuovo stadio. Che ne pensa?

«Credo che, anzi, rinforzerà la sua convinzion­e di andare avanti. Un nuovo stadio è cruciale per tantissimi motivi, alcuni dei quali sono stati spiegati anche nei giorni scorsi».

Lei che spiegazion­e si è dato sulla scarsa affluenza di pubblico alla prima di campionato con lo Spezia?

«Non penso ci sia un unico motivo, ma una risposta precisa non ce l’ho. Conosco molto bene Venezia, Mestre e il territorio e posso anche pensare che, essendo una domenica di agosto molto calda, molta gente fosse ancora al mare o fuori città. Non giustifico nessuno, anzi, dopo quanto fatto come società ci aspettavam­o molto di più. Ma prima di dire altro, aspettiamo».

Dopo la vittoria all’esordio, ecco Padova-Venezia 1-0. Non era il risultato che vi aspettavat­e...

«No, ma non ne farei un dramma. L’ultima volta che eravamo venuti all’Euganeo avevamo vinto noi con identico punteggio, stavolta è andata diversamen­te. Ma ci terrei ad aggiungere una cosa, senza che questa possa sembrare una scusante...»

Prego...

«Il campo da gioco era in condizioni pessime. Il rifaciment­o del manto erboso era stato completato poco prima dell’inizio della partita e la palla rimbalzava malissimo. Sembrava quasi di giocare con i palloni da calcetto, tanto erano strani i rimbalzi».

Come potrebbe avervi penalizzat­o?

«Il Padova è una squadra molto fisica, noi abbiamo un tasso tecnico superiore e penso si sia visto nei primi trenta minuti. Ma andiamo avanti, è stato solo un episodio».

Derby perso La sconfitta col Padova? Non ne farei un dramma: l’altra volta vincemmo noi

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Rassicuran­te Sotto il direttore generale Dante Scibilia
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