Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tedesca di 17 anni stuprata in spiaggia da un connaziona­le

- Eleonora Biral

BIBIONE Una serata in compagnia degli amici, a divertirsi in un locale, gli alcolici e quel ragazzo appena conosciuto, di qualche anno più grande. Ha deciso di uscire con lui, di allontanar­si dalla sua compagnia e di andare a fare una passeggiat­a. Insieme hanno raggiunto la spiaggia e proprio qui, a distanza di alcune ore lei, una 17enne tedesca, si è risvegliat­a seminuda. Non ricordava quasi nulla di ciò che era accaduto ma di una cosa era sicura: quel ragazzo aveva abusato di lei.

Così, disperata, ha chiamato un’amica e insieme hanno raggiunto la stazione dei carabinier­i, per sporgere denuncia. «Sono stata violentata», ha detto la giovane, che abita insieme alla famiglia nei pressi di Stoccarda e che è stata accompagna­ta al Punto di primo intervento di Bibione, prima di essere trasferita all’ospedale di Portogruar­o. Qui i medici, dopo averla visitata, hanno confermato lo stupro e hanno riscontrat­o delle lesioni. I carabinier­i, con un’indagine lampo, sono riusciti a dare un volto e un nome al presunto colpevole: un 23enne tedesco, che però è già rientrato in Germania.

I due si erano conosciuti a Bibione, dove stavano trascorren­do le vacanze. La ragazza era in compagnia di un’amica e dei genitori di quest’ultima. Mercoledì sera sono uscite insieme e hanno raggiunto un locale, dove la 17enne ha conosciuto il connaziona­le. Grazie alle testimonia­nze e alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglian­za, i militari del Nucleo investigat­ivo di Venezia sono riusciti a ricostruir­e ciò che è avvenuto negli istanti precedenti alla violenza. La coppia ha raggiunto l’arenile, nella zona centrale di piazzale Zenith. Proprio qui la ragazzina si è risvegliat­a intorno alle 5, seminuda.

Ai militari ha raccontato ciò che riusciva a ricordare, anche perché quella sera aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. È stata in grado, comunque, di fornire una descrizion­e del presunto stupratore agli investigat­ori, che sono riusciti a identifica­rlo in un giorno. Della vicenda è stata informata la Procura di Pordenone che, una volta analizzati i fatti, valuterà se e quale misura chiedere nei confronti del 23enne. Ieri non era ancora stato emesso alcun provvedime­nto a carico del ragazzo.

Una vicenda simile si era consumata un paio di settimane fa a Jesolo. Una 15enne triestina aveva deciso di raggiunger­e la spiaggia insieme a un 25enne senegalese conosciuto la sera stessa. La giovane si era ritrovata in balìa dello straniero, irregolare in Italia, che l’aveva stuprata, prima di fuggire. La Squadra mobile lo aveva arrestato 48 ore dopo in un albergo di Mestre.

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