Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Addio a «Lella» la vedova di Taliercio
Gabriella, «Lella», Magnani, vedova di Giuseppe Taliercio, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1981, si è spenta ieri, in via Milano. Aveva 89 anni. Era del ‘29, due anni dopo quel marito strappatole brutalmente. Il rapimento, a maggio, e il ritrovamento del corpo nel bagagliaio di una Fiat 128, 46 giorni dopo. Lui, ingegnere, dirigente del Petrolchimico, crivellato da 17 colpi di pistola dopo l’assassinio, nei mesi precedenti di Sergio Gori, vicedirettore dello stabilimento e del commissario Alfredo Albanese, aveva detto: «Il prossimo sono io». E così Lella perse il suo «Pino». Lui aveva 53 anni, lei 51 e, a casa, cinque figli da tirar su. Il giorno dei funerali del marito - c’era anche il presidente della Repubblica, Sandro Pertini - lei lasciò l’assemblea a bocca aperta presentandosi in bianco, vestita quasi da sposa, per dire, senza aprir bocca, che di Pino sarebbe stata la moglie, sempre. Poche parole, disse solo che non c’era rancore e che chi aveva sparato avrebbe chiesto scusa. E così è andata, pochi anni dopo con una lettera di Antonio Savasta, l’uomo che premette il grilletto. Poi il riserbo. Il giornalista Andriano Favaro, vicinissimo alla famiglia, dice: «Sono stati lasciati soli, lei è sopravvissuta anche alla morte di due figlie, con forza e dignità. Mestre non deve dimenticarla». I funerali sabato prossimo a Marina di Carrara. (m.za.)