Caffè inclusivo all’ospedale Disabili in sala

Tavolini, divanetti e persino un plateatico esterno. L’ospedale di Jesolo, dopo anni di attese, guadagna finalmente un punto ristoro, con una spiccata vocazione sociale. Dietro al bancone infatti ci sarà Roberto, mentre ad occuparsi del servizio ci penserà Fabrizio (in foto fra l’assessore regionale Manuela Lanzarin e il dg dell’Usl 4 Carlo Bramezza). I due, 31 e 54 anni, sono di Caorle e Jesolo; affetti da disabilità, hanno già accumulato diverse esperienze grazie al Servizio Integrazione Lavorativa dell’Usl 4, che ora ha deciso di puntare su di loro per questa nuova sfida. Affiancati da tutor dell’azienda sanitaria e dal personale di Jesolomare, il gruppo che già gestisce la spiaggia attrezzata Nemo, Roberto e Fabrizio sono già all’opera. «Il nuovo bar è un esempio di come pubblico, privato e sociale possano convivere – ha detto il direttore generale dell’Usl 4 Carlo Bramezza – In futuro speriamo di poter collegare il punto ristoro e la spiaggia Nemo anche con un servizio integrato. Ma soprattutto speriamo che tanti seguano il nostro esempio». Qualcuno, in realtà, lo sta già facendo: ieri, diverse società hanno contattato il Servizio Integrazione Lavorativa. E intanto, al porto, sono arrivate le barche di «Un mare per tutti», che dopo Chioggia e Rosolina hanno scelto anche il litorale jesolano per le loro regate inclusive. (gi.co.)