Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Litteri, è un calvario: «Non posso giocare e non so darmi pace»
Sembrava che la luce in fondo al tunnel VENEZIA fosse finalmente apparsa e invece anche venerdì a Porto Tolle, nella mezz’ora in cui Stefano Vecchi l’ha lanciato in campo contro il Delta, Gianluca Litteri non è riuscito a interrompere un calvario che dura dall’inizio della preparazione. Prima un dolorino al ginocchio, i primi accertamenti, l’esclusione di lesioni. E poi ancora, una nuova risonanza e sempre lo stesso responso: una semplice infiammazione. Potrebbe sembrare una lesione al collaterale del ginocchio, ma gli esami escludono questa ipotesi.
Litteri, cosa sta succedendo?
«Sono demoralizzato. Anche a Porto Tolle è bastato forzare un tiro in diagonale e di nuovo ho avvertito quella maledetta fitta che non mi dà tregua. Così non posso giocare».
Da come descrive il dolore, sembrerebbe una lesione al collaterale...
«Ho fatto due volte gli esami specialistici e in entrambi i casi c’è stato responso negativo. La seconda volta quasi speravo che si vedesse qualcosa, almeno avrebbe dato un senso a tutto quello che sto provando».
Cosa ha intenzione di fare?
«Resto in uno stato di sospensione che non fa bene a nessuno. Non riesco a darmi pace, vorrei giocare e aiutare la squadra. E invece non ci riesco, così non ha senso».
Ci saranno nuovi accertamenti medici? «Parlerò di nuovo con il medico e poi vedremo il da farsi».
Quanto si soffre a stare in tribuna? «Moltissimo, chi mi conosce sa quanto tenga alla maglia del Venezia, quanto abbia dato da quando sono arrivato qui».
Fra l’altro il Venezia ha pure problemi a segnare, ha visto?
«Praticamente tutti noi attaccanti abbiamo avuto problemi, per fortuna Geijo e Zigoni hanno recuperato ed è arrivato Citro. Anche Marsura si è fatto male, credo che parte dei nostri problemi dipenda anche da questo».
Ha visto Padova-Venezia?
«Sì, e anche Venezia-Spezia...».
Che impressione ne ha ricavato?
«La squadra c’è, sono convinto che sia solo questione di tempo. Il Padova è una squadra solida, sono quegli avversari tosti che giocano a tutto campo. Ma il Venezia c’è».
Uno sguardo alla sfera di cristallo. Che cosa ci vede?
«Magari riuscissi a vedere qualcosa... Spero di uscire presto da questa situazione, per ora non so cos’altro dire...».