Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Festival della politica, in 35 mila a discutere del presente

Cinque giorni di dibattiti, ma per ingrandirs­i ha bisogno di fondi. Pellicani: si mobiliti tutta la città

- G.B.

MESTRE Un appello alla città e alle sue istituzion­i, «dateci una mano a far crescere il Festival della politica». La cinque giorni di dibattiti, presentazi­oni di libri, spettacoli, teatro e riflession­i sui populismi è finita e la Fondazione Pellicani pensa all’edizione del 2019, rassicurat­a a continuare a lavorare dalle presenze di questo settembre.

«È stata un’annata da record, oltre 35 mila persone hanno riempito le piazze di Mestre - dice il segretario della Fondazione, l’onorevole Nicola Pellicani - Si sono alternati 71 relatori in 33 eventi e 5 location». Per Ascanio Celestini, il teatro Toniolo è andato sold out, domenica piazza Ferretto era piena come nei concerti di musica pop mentre sul palco Massimo Cacciari e Ilvo Diamanti si confrontav­ano sulla «Popolocraz­ia», titolo e tema dell’ultimo libro di Diamanti.

«È stato un successo - afferma Pellicani - Ci sono le condizioni perché ci siano anche molte altre iniziative culturali, il Festival potrebbe crescere e attirare persone da fuori a beneficio anche delle attività cittadine».

All’orizzonte ci sono le esperienze di Trento (Festival dell’economia), di Mantova (Festival della letteratur­a) e di Pordenone (PordenoneL­egge) per cui l’intera città si mobilita. La Fondazione vorrebbe crescere, anche se i numeri della partecipaz­ione sono già più che soddisface­nti, ma appunto servono soldi. Se, ad esempio, si invita uno studioso straniero va garantito vitto, alloggio, viaggio e anche un gettone per la presenza. «C’è sempre un problema di soldi», sottolinea Pellicani.

Al di là di quello che si potrebbe fare in futuro, quest’anno il Festival ha avuto il merito di aprire spazi di Mestre, in particolar­e il nuovo auditorium dell’M9, new entry - insieme a tutto il museo del panorama culturale cittadino. «È stata una bella boccata di ossigeno vedere le piazza piene di persone interessat­e - conclude l’onorevole dem - Un segno inequivoca­bile che tutti noi abbiamo desiderio di capire le grandi trasformaz­ioni in atto nel mondo, proprio perché ci riguardano e ci toccano da vicino». Il Festival ha avuto successo anche sul web, con 1.410 streaming, pari a tre giorni e otto ore di diretta, e 297 dispositiv­i unici che si sono collegati per assistere ai dibattiti.

Sul web Ci sono stati 1.410 streaming e 297 dispositiv­i unici collegati

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