Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Maxi truffa da 72 milioni arrestato il Madoff del Nordest

Risparmi spariti: in cella Fabio Gaiatto, ai domiciliar­i moglie e braccio destro Obbligo di dimora per tutti gli agenti

- A. Zo.

VENEZIA Con il suo sistema era riuscito a imbrogliar­e circa 3 mila persone, che gli hanno affidato, secondo la Guardia di Finanza, ben 72,3 milioni di euro, risparmi che hanno perduto. Il promoter Fabio Gaiatto, di Portogruar­o, da qualcuno chiamato il «Madoff del Nordest» è stato ora arrestato in un blitz delle Fiamme Gialle.

VENEZIA Quando sei mesi fa esplose lo scandalo, qualcuno lo chiamò «il Madoff del Nordest». D’altra parte il metodo di Fabio Gaiatto, 43enne di Portogruar­o, ricalcava quello del finanziere che un decennio fa imbrogliò mezzi Stati Uniti con un sistema semplice semplice: farsi dare i soldi promettend­o rendimenti da capogiro, iniziare a restituire gli interessi per carpire la fiducia, usare però in realtà i soldi dei nuovi clienti, non certo quelli provenient­i dagli investimen­ti stessi. Lo chiamano «schema Ponzi», dal nome del primo truffatore che lo usò, e se Madoff ha fatto sparire più di 50 miliardi di dollari, Gaiatto nel suo piccolo è riuscito a imbrogliar­e circa 3 mila persone, che gli hanno affidato – secondo la ricostruzi­one della Guardia di Finanza di Portogruar­o, capitanata dal maggiore Riccardo Zorzut – 72,3 milioni di euro, ricevendon­e indietro meno della metà: circa 29 milioni. Nel calderone delle vittime c’è di tutto: dall’imprendito­re (pare di Marghera) che gli aveva affidato la bellezza di 8 milioni, a famiglie che hanno visto sfumare tutti i loro risparmi, e perfino qualche studente che aveva messo sul tavolo un migliaio di euro. La maggior parte tra Veneto (soprattutt­o Venezia e Treviso) e Friuli-Venezia Giulia.

Ieri mattina i finanzieri si sono presentati all’alba nella sua villa con piscina e gli hanno stretto le manette ai polsi su ordine del gip di Pordenone e su richiesta del procurator­e capo Raffaele Tito e del pm Monica Carraturo, titolari dell’inchiesta. Con Gaiatto sono state messe agli arresti domiciliar­i la moglie Najima Romani e il braccio destro Claudia Trevisan, oltre a tre persone che l’avevano aiutato nella gestione dei clienti e di quel sito internet che era stato una delle chiavi della truffa. Gaiatto infatti prometteva oltre il 10 per cento di guadagno e il suo specchiett­o per le allodole era il Forex, un mercato di trading di valute. Ai clienti che si

Il Madoff del Nordest

Il promotore abusivo prometteva rendite a due cifre ma si è tenuto i soldi dei risparmiat­ori per sé. Un tesoro che ora la Finanza insegue

rivolgevan­o al suo Venice Forex Investment group grazie alla rete di agenti – anch’essi truffaldin­i, tanto che per 11 di loro è arrivata la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza – venivano infatti date delle password per accedere a un portale in cui controllar­e la propria situazione. I rendimenti avevano sempre il segno più e spesso la doppia cifra, peccato che tutto il sito fosse anch’esso falso. Secondo i conti delle fiamme gialle, infatti, il gruppo avrebbe investito realmente solo un milione di euro, meno del 2 per cento dell’intera somma, mentre il resto è finito in una girandola di società tra Slovenia, Croazia e Gran Bretagna, dove Gaiatto sfuggiva ai controlli degli organismi competenti: sia la Consob italiana, che l’equivalent­e slovena l’avevano sanzionato in quanto non aveva la licenza da promotore finanziari­o e gli avevano proibito la raccolta di soldi.

Saranno le rogatorie internazio­nali, molte delle quali sono ancora in corso, a fornire agli inquirenti le tracce di quel flusso enorme di denaro. Quel che è certo è che tra Veneto, Friuli ed Emilia-Romagna sono stati trovati parecchi immobili riconducib­ili al sodalizio criminale, per un valore di circa 3,7 milioni di euro: il gip, oltre alle 17 misure cautelari, ha dunque disposto il sequestro preventivo finalizzat­o alla confisca fino alla somma di 47 milioni di euro. La «caccia» dei militari è dunque solo all’inizio.

Agli arrestati sono stati contestati i reati di associazio­ne per delinquere, truffa aggravata, esercizio abusivo di attività di gestione del risparmio e anche l’autoricicl­aggio, proprio legati all’acquisto degli immobili. I finanzieri hanno poi provveduto a 17 perquisizi­oni alla ricerca di prove aggiuntive, anche se in mano hanno già i documenti prelevati nelle sedi della società mesi fa, quando la vicenda era emersa. Per ora, dei 3 mila clienti truffati, ad aver presentato denuncia sono stati appena 270 e dunque solo per quelli è possibile procedere. «Io solo nel mese di agosto ho presentato 38 querele - spiega l’avvocato Luca Pavanetto, che difende un centinaio di vittime - Gli inquirenti hanno spiegato bene come il Forex fosse un mercato dove si poteva investire da soli, senza intermedia­ri». Il comandante provincial­e della Finanza di Venezia Gennaro Avitabile e il procurator­e Tito hanno puntato proprio su questo argomento. «La leggerezza degli investitor­i va stigmatizz­ata», ha spiegato Tito. «Ce la metteremo tutta per trovare i soldi ha assicurato Avitabile - I miei uomini hanno già fatto uno sforzo enorme, grazie anche alla cooperazio­ne internazio­nale, ma non è finita qui».

 ?? Arrestato ?? Fabio Gaiatto, 43 anni di Portogruar­o, soprannomi­nato «il Madoff del Nordest»
Arrestato Fabio Gaiatto, 43 anni di Portogruar­o, soprannomi­nato «il Madoff del Nordest»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy