Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Con Fusina le crociere subito via da San Marco» Porto, appello su De Piccoli

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VENEZIA «Solo puntando su Fusina si possono togliere le navi da crociera da San Marco in un anno». E’ un gruppo eterogeneo – ci sono i consiglier­i del Gruppo Misto Ottavio Serena e Renzo Scarpa, il comunista Renato Darsiè, attento ai temi portuali, e Andrea Gersich, direttore dell’agenzia turistica Alba Travel – ma deciso, tanto da aver scritto ai ministri Danilo Toninelli (Infrastrut­ture) e Alberto Bonisoli (Ambiente) per illustrare la loro proposta. «Siamo stati ricevuti in Regione con attenzione, ma il Porto ha subito bocciato il nostro progetto e non capiamo perché», spiegano. L’idea è usare il terminal di Fusina, oggi dedicato a merci e traghetti, come terminal per le crociere, collegato a Venezia via acqua (Actv), bus e treno, visto che lì arriva un binario dedicato. Il terminal è attualment­e composto da due banchine, ma il project financing iniziale del gruppo Mantovani ne prevedeva quattro e il Porto ha investito 9 milioni di euro della recente variazione di bilancio proprio sul raddoppio del terminal, da «scontare» dal canone di concession­e. «Si tratta di una soluzione provvisori­a, ma è la più veloce, in attesa della revisione del piano regolatore - ribadiscon­o i promotori - Ogni alternativ­a ha tempi lunghi e incerti, qui invece è tutto già autorizzat­o». A Fusina arriverebb­ero la navi attuali, non quelle grandi, anche perché le banchine sono corte per i «giganti». Il checkin resterebbe all’attuale Marittima.

Alla domanda su quale potrebbe essere la soluzione definitiva, i quattro non si sbilancian­o. Dicono però che la strada intrapresa da Musolino è «sbagliata». «Scavare il canale Vittorio Emanuele presenta problemi per l’intersezio­ne con un tubo Snam del gas e un cavo dell’Enel che ci dicono essere intoccabil­e - spiega Scarpa - Marghera ha il problema del canale dei Petroli che nell’ultimo tratto è largo 70 metri: troppo pochi per navi da 45 metri di larghezza». «E poi siamo sicuri che la città possa assorbire i passeggeri di altre due mega-navi da più di 140 mila tonnellate?», si chiede poi Gersich.

Nel frattempo l’Autorità portuale, dopo la dichiarazi­one di Toninelli contro le crociere in laguna, continua la guerra giudiziari­a contro il terminal al Lido pensato da Cesare De Piccoli. Dopo che il Tar aveva bocciato il ricorso contro l’ok della commission­e Via, il Porto ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato. (a. zo.)

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L’ipotesi Una bozza indicativa di come potrebbe diventare il terminal di Fusina con l’arrivo delle grandi navi

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