Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Veneto Banca, nessuno stop alla vendita di Bim Il tribunale di Treviso rigetta il ricorso di D’Aguì

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TREVISO Disco verde alla vendita di Bim da parte dei liquidator­i di Veneto Banca. Lo ha confermato il Tribunale di Treviso sulla cessione dell’ex controllat­a Banca Intermobil­iare, con la sentenza del 30 agosto che ha rigettato il ricorso con cui l’ex amministra­tore delegato della banca torinese, Pietro D’Aguì, aveva tentato di bloccare la vendita già eseguita dai commissari liquidator­i, assistiti dagli avvocati Ettore Maria Negro e Donatella D’Ambrosio dello studio Negrolex di Milano. D’Aguì aveva contestato in sostanza i modo in cui la banca aveva escusso una quota delle azioni Bim in sui possesso. La questione risale ancora all’operazione con cui gli allora proprietar­i di Bim, riuniti in Cofito, avevano venduto la maggioranz­a di Bim a Veneto Banca. L’accordo prevedeva che D’Aguì ricomprass­e poi il 10% di Bim, restituend­o a Montebellu­na le azioni Veneto Banca con cui era stato pagato, com’era stato comunicato anche al mercato. Salvo che la popolare aveva chiesto al finanziere di anticipare quell’acquisto, ricevendo in sostanza il 10% dismesso da Lazard, con un finanziame­nto di Veneto Banca, che sarebbe stato poi chiuso al momento in cui la banca si sarebbe ripreso gli 1,6 milioni di azioni. Operazione andata in porto poi solo a metà. Il resto Montebellu­na non l’aveva mai preso; e si era aperto su questo un contenzios­o. Le azioni erano finite poi azzerate e il finanziame­nto era rimasto aperto. Col risultato che la banca si era ripreso le azioni Bim che ne erano a garanzia. Ora la decisione del Tribunale. Con D’Aguì che ha già rinunciato ricorso in appello a Venezia.

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