Premio Parise Finale il 22 settembre Crotti presidente

È quello di Ilaria Crotti, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università «Ca’ Foscari», di Venezia, il nome scelto per prendere il posto di Cesare De Michelis, scomparso poche settimane fa, alla presidenza della giuria del premio «Goffredo Parise per il reportage». La notizia è stata data nell’ambito della presentazione alla stampa della cerimonia conclusiva della seconda edizione del riconoscimento, nato su iniziativa di Antonio Barzaghi ed articolato nelle sezioni «Televisivo», «Carta stampata» e «Valori del Veneto». Le opere esaminate dai giurati - fra i quali compaiono giornalisti e scrittori, Antonio Polito, Corrado Augias, Toni Capuozzo e Franco Iseppi - sono state una quarantina ed i riconoscimenti ai vincitori saranno assegnati il 22 settembre al teatro comunale di Treviso «Mario Del Monaco». Fra le iniziative per la cerimonia vi sono la proiezione di un video realizzato dalla televisione svizzera, nel 1973, nelle vicinanze della casetta di Salgareda, nel Trevigiano, ottenuta dalla ristrutturazione di un vecchio fienile voluta dallo stesso Parise ed abitata dallo scrittore fino al 1984, cioè fino a due anni prima del suo decesso avvenuto a Treviso il 31 agosto 1986. Nel documento, in pratica una lunga intervista, è inserita anche una registrazione audio in cui Eugenio Montale recita una propria poesia scherzosa dedicata a Parise ed alle sue abitudini di cacciatore. Nel corso della serata saranno anche proposte parti di reportage realizzati durante viaggi nel Vietnam in guerra, nei teatri della guerriglia nel Laos e nel Cile del golpe militare guidato da Augusto Pinochet che depose nel 1973 il presidente socialista Salvador Allende, suicida negli stessi giorni. Ancora, nell’evento del 22 settembre è prevista una «conversazione» fra nove studenti di tre scuole superiori di Treviso e Oderzo che rivolgeranno alla giuria interrogativi su temi inediti o poco noti legati a Parise. Al premio collaborano i Comuni di Treviso, Salgareda e Ponte di Piave, dove ha sede l’ultima abitazione dello scrittore trasformata in un museo.