Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mose, la manutenzione va verso Porto Marghera «Solo 45 milioni di lavori»
Linetti: l’area Pagnan ora è dello Stato. Un miliardo disponibile
VENEZIA La manutenzione del Mose va sempre più verso Marghera, nell’area Pagnan. Anche perché, come ha spiegato ieri il provveditore Roberto Linetti nel corso di un’audizione alla commissione Ambiente della Camera dei deputati, c’è una novità: l’area Pagnan, acquistata nel 2012 dal Consorzio Venezia Nuova, è ora di fatto dello Stato, dato che i commissari Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola l’hanno data in garanzia con un’ipoteca di primo grado per coprire i debiti legati alle opere realizzate male che dovranno essere sistemate. «Prima era un’area privata e dunque per il Consorzio sarebbe stato un maxi-vitalizio per decenni - ha spiegato Linetti - Ora invece faremo una seria valutazione costi-benefici per vedere se è più conveniente fare le manutenzioni del Mose lì oppure all’Arsenale».
Fino a pochi mesi fa non c’erano dubbi: la storica «fabbrica» delle navi della Serenissima avrebbe ospitato l’«officina» del Mose. Linetti l’aveva scritto più e più volte ai comitati che invece protestavano, definendo quell’attività incompatibile con l’area. Ora però, si cambia o così pare. «L’area Pagnan è già infrastrutturata con capannoni, banchine, fognature, depuratori - ha detto Linetti - All’Arsenale erano partiti i lavori per il nuovo capannone, ma sono state fatte solo le bonifiche belliche». E comunque per il provveditore, che così ha risposto all’obiezione del deputato Pd Nicola Pellicani sul fatto che dell’area si parli da anni e non da ieri, la novità è proprio il «cambio di proprietà», anche se c’è l’incognita della bonifica: il Cvn ha realizzato solo la messa in sicurezza e c’è un ricorso contro il ministero dell’Ambiente.
Linetti ha fatto il punto sui cantieri, arrivati al 94 per cento. «Languono e lo dicono i numeri», ha detto mostrando una tabella da cui si vede che nel 2018 finora c’è stata una produzione di appena 45 milioni di euro: senza andare agli anni d’oro pre-scandalo (con il record dei 771 milioni del 2011), basta pensare che nell’anno di crisi 2017 c’erano stati lavori per 203 milioni. «E’ un’anomalia, anche perché i soldi ci sono», ha ribadito. Citando i dati del Consorzio, ha spiegato infatti che sarebbero disponibili un miliardo e 147 milioni di euro, compreso il recupero dei mutui vecchi: ben più dei 560 necessari per finire i cantieri (anche se i commissari avevano parlato di 800), che vista la crisi delle grandi aziende potrebbero essere affidati alle piccole, quelle locali. «Bastano per rifare le opere venute male e per l’avviamento - ha aggiunto - Anche perché il rischio è quello di non finire mai, perché presto diventerà prioritaria la manutenzione delle opere già realizzate».
Linetti non ha risparmiato qualche frecciatina ai commissari. «Hanno delle difficoltà, ma sono lì da ormai quattro anni - ha spiegato Con Fiengo mi sento tutti i giorni, Ossola non lo vedo da febbraio perché si rifiuta di incontrarmi». Il provveditore ha poi spiegato che l’Avvocatura dello Stato di Venezia ha scritto che i commissari sono «organi del Consorzio» e dunque controparte dello Stato: «Cercano un loro ruolo, ma devono finire il Mose, non guardare al passato». Tesi contrastata da Fiengo, secondo cui i due soggetti sono sullo stesso piano, perché il commissariamento riguarda il contratto, non il Consorzio.
Rispondendo alla deputata M5s Arianna Spessotto, Linetti ha poi detto che è in dirittura d’arrivo un accordo sui sedimenti. Pellicani ha invece chiesto del cronoprogramma. «Non cambia - ha risposto il provveditore - per fine anno saranno installate le paratoie, in primavera si alzeranno». «Ma dovete dirci come riavvierete i cantieri», ha replicato il deputato. Ieri inoltre il governatore Luca Zaia, ha ribadito la sua preoccupazione per la manutenzione: «Chi metterà 100 milioni ogni anno per un’opera che non salverà San Marco dall’acqua alta?».
Pellicani Il governo deve dire che cosa farà per riavviare i lavori
Zaia Chi metterà ogni anno 100 milioni? E San Marco va sotto acqua
Polemica con il Cvn «I commissari? Con Fiengo parlo sempre, Ossola non mi vuole incontrare da mesi»