Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il galateo dei dipendenti comunali
Ca’ Farsetti vara il codice di comportamento: dai vestiti ai computer alle fotocopie
VENEZIA Tra le novità ci sono l’obbligo di osservare il segreto d’ufficio sulle pratiche a cui si lavora, il divieto di accettare regali e di assentarsi dalla propria postazione senza avvisare il responsabile. Ma anche avere un «abbigliamento dignitoso». La giunta ha approvato il nuovo codice di comportamento per i dipendenti. Il Comune ricorda che l’uso del computer e delle fotocopiatrici deve essere lavorativo e che dopo aver timbrato bisogna andare in ufficio.
VENEZIA Basta code di fronte al dispositivo per timbrare il cartellino in attesa che scatti l’ora «x» di fine lavoro e correre a casa. E non ci può essere nemmeno un caffè a inizio turno: dopo aver passato il badge tutti devono andare dritti al proprio ufficio, possibilmente vestiti in maniera decorosa. Ca’ Farsetti non impone un «dress code» ai dipendenti, non elenca cioè quali capi d’abbigliamento vadano bene o siano da evitare (come invece fa per i vigili), ma l’indicazione è chiara, al lavoro bisogna vestirsi «con un abbigliamento dignitoso». Probabilmente, l’amministrazione nel ritoccare il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici pensava a chi, nelle calde giornate estive, si è presentato in infradito e pantaloni corti, fatto sta che mercoledì la giunta ha approvato le modifiche al Codice, inserendo tutta una serie di norme «a tutela del lavoratore e dei servizi erogati», sottolinea l’assessore al Personale Paolo Romor.
Tra le novità ci sono l’obbligo di osservare il segreto d’ufficio sulle pratiche a cui si lavora, il divieto di accettare regali e di assentarsi dalla propria postazione senza avvisare il responsabile. Inoltre, ai lavoratori che beneficiano della legge 104 (permessi per la cura di familiari malati o portatori di disabilità) viene chiesto di comunicare per tempo le assenze dal servizio, per permettere di programmare su scala mensile il lavoro. «Fermo restando il diritto sacrosanto a beneficiare della legge 104 — sottolinea Romor — quando e dove possibile chiediamo di avvisare in anticipo quali saranno i giorni d’assenza, per poter programmare i servizi e non aver ripercussioni sui cittadini o gli altri colleghi. In ogni caso, se il dipendente ha emergenze non c’è alcun impedimento da parte dell’am- ministrazione». A tutti i quasi 2700 comunali, Ca’ Farsetti impone anche «un comportamento collaborativo» quando i cittadini chiedono accesso agli atti e anche di rispettare le regole sulla privacy. «Abbiamo revisionato il Codice per adeguarlo alle normative sull’anticorruzione e trasparenza — aggiunge l’assessore — e, al contempo, abbiamo codificato alcune regole di buon senso, a tutela del dipendente, della pubblica amministrazione e del cittadino che fruisce di servizi». Largo spazio viene dato al cosiddetto «whistleblowing», ossia alle segnalazioni di possibili irregolarità nell’ambito del lavoro in Comune. «L’identità del segnalante non può essere rivelata — si legge — Qualora
Controlli Fotocopie e pc non per uso privato. Controlli ogni 15 giorni
la contestazione sia fondata, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza di consenso da parte del segnalante alla rivelazione della sua identità». Se poi il «whistleblower» venisse minacciato o subisse ritorsioni, ha diritto di riferirle all’Anac (Autorità anti-corruzione).
Tornando alle «modifiche di buon senso», il documento introduce un articolo in cui è messo nero su bianco che il dipendente può usare computer, internet, fotocopiatrici e altre attrezzature solo per mansioni istituzionali, non per necessità private. Due volte al mese, in tutte le sedi del Comune, sono introdotti controlli sulla presenza dei dipendenti ed è compito di ciascun responsabile verificare che nessuno faccia il «furbetto» e timbri il cartellino per poi riuscire per commissioni private o altre mansioni che non riguardano il lavoro. I direttori, infine, devono comportarsi bene: «Mantengono buoni rapporti di collaborazione con i colleghi».