Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Diciotto grandi concerti, la Biennale musica nel segno di Frank Zappa
La manifestazione, in cartellone a Venezia, si apre il 28 settembre al Goldoni con «The yellow shark» del cantautore americano. In scaletta diciotto concerti per un totale di 40 prime esecuzioni. Salta Keith Jarrett, Leone d’oro alla carriera
Diciotto concerti per un totale di 40 prime esecuzioni, tra cui 18 assolute, una europea e 21 italiane. Sarà il cuore del 62esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea che si svolgerà a Venezia dal 28 settembre al 7 ottobre (info www.labiennale.org). Aperta a una «più attuale interpretazione del concetto di contemporaneità», secondo il pensiero del direttore Ivan Fedele, la Biennale Musica sarà dedicata alle influenze musicali tra Europa e Americhe, scegliendo come titolo «Crossing the Atlantic».
E così, seguendo questo dettame, l’apertura del Festival avrà come protagonista la musica di Frank Zappa nella sua massima espressione. Il 28 settembre, al teatro Goldoni (ore 20) inaugurerà la 62esima edizione di Biennale Musica The yellow shark di Frank Zappa, rappresentato per la prima volta nel 1992 alla Alte Oper di Francoforte, proposto qui nella versione integrale con i 26 elementi del «Parco della Musica Contemporanea Ensemble» diretti da Tonino Battista e la partecipazione di David Moss, uno dei più originali vocalist del mondo, già interprete dell’opera zappiana. The yellow shark è considerato il testamento artistico di Zappa, scomparso nel 1993, espressione di un pensiero musicale che ha attraversato e demolito tutti i generi, capace di fondere partitura orchestrale e improvvisazione, rock e avanguardia.
Una curiosità. Nei 19 brani che compongono l’opera si trova anche Questi cazzi di piccione , dedicato, «in maniera zappiana», proprio a Venezia. «Se siete mai stati a Venezia, beh, al posto degli alberi hanno i piccioni e i prodotti dei piccioni — aveva spiegato Zappa — il che probabilmente è una delle ragioni per cui la città sta affondando. Il titolo nasce da una riflessione successiva». «Attraversando l’Atlantico» si troverà anche il tango, quello di un altro eretico come Astor Piazzolla, che lo ha letteralmente rivoluzionato. A Venezia sarà Marcelo
Nisinman, compositore, arrangiatore, direttore e fuoriclasse del bandoneón a dirigere l’opera-tango di Piazzolla Maria de Buenos Aires (primo ottobre, teatro delle Tese, ore 20), storia che sgorga dal realismo magico sudamericano, per la penna del poeta uruguaiano Horacio Ferrer. Con un passato nel rock e nel jazz, Sebastian Rivas (Leone d’argento del Festival) si muove disinvoltamente tra sperimentazione digitale, acustica ed elettronica: alla Biennale porterà Aliados, un’opera multimediale, con suoni immagini e voci manipolati in tempo reale (6 ottobre, teatro Goldoni, ore 20).
Altro protagonista sarà il mago del basso Victor Wooten. Nella lista dei 10 migliori bassisti di sempre secondo «Rolling Stone» e tre volte bassista dell’anno per i lettori di «Bass player», Wooten farà ascoltare in prima europea il suo ultimo album Trypnotyx, accompagnato dal batterista Dennis Chambers e dal sassofonista e flautista Bob Franceschini (5 ottobre, teatro Toniolo di Mestre, ore 20). Nel fitto programma di eventi emergono anche il recital di pianoforte di Margaret Leng Tan (3 ottobre, Ca’ Giustinian, ore 16.30), «la diva del pianismo d’avanguardia», interprete d’elezione di Cage e Crumb, e gli appuntamenti di «Biennale College–Musica», con la presentazione di brevi opere di teatro musicale proposte da team variabili (quest’anno compositore e librettista under 35), selezionati tramite bando internazionale. È invece saltata, per motivi di salute, la performance di Keith Jarrett, Leone d’oro alla carriera di questa edizione del Festival.