Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Investe ragazzina in bici poi fugge: pena di un anno Preso il pirata del triathlon
VENEZIA Erano le otto di sera del 18 settembre 2015, esattamente tre anni fa, quindi il buio era già calato. Per questo lei, una ragazzina di 16 anni, stava attraversando la strada portando la bici a mano, quando è stata investita da un’automobilista pirata, poi scappato. Le indagini dei carabinieri di Noale, dove era avvenuto l’episodio, erano però riusciti a risalire all’auto grazie ai frammenti caduti per la strada e per Massimo Bonaventura, 44enne di Chirignago. è arrivato il momento del processo, con l’accusa di lesioni gravi e omissione di soccorso. L’uomo, su consiglio dei suoi avvocati Massimo Minuti e Alessandro Biasiolo, ha però preferito patteggiare la pena di un anno. Secondo la procura, Bonaventura viaggiava oltre il limite di velocità e non aveva rallentato all’incrocio. Aveva colpito la ruota della bici, che aveva schiacciato la ragazza procurandole varie fratture e un trauma cranico, con due mesi di convalescenza. La giovane si era costituita parte civile con gli avvocati Guido Simonetti e Simone Zancani, che ora avvieranno una causa civile per il risarcimento.
Ieri inoltre la polizia locale di Chioggia ha individuato il 42enne «pirata» che lo scorso 9 settembre con la sua bicicletta elettrica aveva provocato la caduta di un concorrente della gara di triathlon in corso, mandandolo in ospedale in codice rosso. Gli agenti sono riusciti a identificarlo grazie alle testimonianze e a foto e video tratte da social e telecamere. L’uomo, convocato ieri al Comando, aveva cercato di negare tutto, poi però ha dovuto confessare. E’ stato denunciato per omissione di soccorso e fuga. (a. zo.)