Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
A Balzano il Premio Dolomiti Unesco
Lo scrittore sarà domenica sul palco di Pordenonelegge. Il festival parte domani
Trina non vuole mollare la sua terra, quel paesino della Val Venosta distrutto nel 1950 durante il fascismo, per costruire una diga. Oggi quel luogo, Curon in Alto Adige, si è trasformato in un lago. E del paese che fu, spunta dallo specchio d’acqua solo la punta di un campanile. Sotto il lago il resto della chiesa, le fondamenta di una comunità cancellata, i campi. Trina e altri montanari coraggiosi ci hanno provato a fermare la distruzione, con resilienza commovente e attaccamento viscerale alla montagna. La sua storia e quella del paese trasformato in lago l’ha raccontata lo scrittore Marco Balzano (Premio Campiello 2015) nel romanzo Resto qui (Einaudi).
A Balzano e al libro va il premio speciale «Dolomiti Unesco 2018», promosso da Fondazione Dolomiti Unesco e da Pordenonelegge, che sarà consegnato allo scrittore il 23 settembre, alle 16 nello Spazio BCC del festival letterario di scena appunto a Pordenone. «Una storia narrata con talento, che rappresenta al meglio la volontà delle popolazioni di montagna di restare ad abitare il proprio territorio e difenderlo», dice la motivazione del premio «Dolomiti Unesco».
La disperazione e la ribellione di Trina (protagonista del romanzo), già ferita dalla scomparsa di una figlia, mentre viene costruita una diga che inonderà case e strade, è quella di una popolazione che vive la montagna come bene comune da tutelare. L’io narrante del libro è donna, Trina appunto, l’ultima che ha lasciato quel borgo, dopo che la Montecatini per costruire la diga aveva messo il tritolo alle case, che sarebbero state sommerse, e sbattuto la gente nei container. C’è una fotografia, scattata quando l’acqua era già alta: ritrae una signora anziana in ginocchio sul tavolo, le mani strette al davanzale della finestra. A lei e a un paese cancellato dal «progresso dissennato» si è ispirato Balzano per il romanzo Io resto qui.
La montagna è da sempre uno dei temi privilegiati del festival letterario Pordenonelegge (in programma da domani a domenica a Pordenone). E quest’anno sarà sviluppato con ospiti di primo piano: oltre a Marco Balzano, Maurizio Zanella e Manolo, Giorgio Daidola, Franco Faggiani, Irene Bologna, Giancarlo Ferron, Elisa Cozzarini: tutti gli appuntamenti, a ingresso libero (633 protagonisti, centinaia di dialoghi, lezioni magistrali, eventi scenici e letterari in una quarantina di location del centro storico), si possono trovare sul sito www.pordenonelegge.it. La «Fiera del libro con gli autori» si inaugura domani al teatro Verdi di Pordenone (ore 18.30), con Susanna Tamaro e il suo nuovo libro Il tuo sguardo illumina il mondo (Solferino) e un omaggio al poeta friulano Pierluigi Cappello, con la raccolta di poesie Un Prato in pendio (Rizzoli).