Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pontini e i precedenti Sentenza a novembre

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Un’istruttori­a velocissim­a;: appena tre testi. Il processo a Fiorenza Pontini, l’ex prof di inglese del liceo Marco Polo accusata di incitazion­e al razzismo, va verso la sentenza, che potrebbe arrivare già il 7 novembre. Il suo legale, l’avvocato Renato Alberini, aveva infatti deciso di consentire l’acquisizio­ne integrale del fascicolo per evitare il dibattimen­to e concentrar­si sul cuore del processo: se cioè quei post su Facebook in cui augurava la morte ai musulmani siano un reato o «parole in libertà». Proprio di questo si discuterà a novembre e il collegio potrebbe già pronunciar­e la sentenza.

Ieri in tribunale è stato sentito l’ex dirigente provincial­e Domenico Martino, che ha ricordato come Pontini fosse stata licenziata e poi reintegrat­a in seguito a un accordo di fronte al giudice del lavoro (con la previsione però di non tornare in classe). La collega Renata Mannise, docente di italiano allo stesso liceo e colei che aveva segnalato i post ad alcuni deputati di Sinistra Italiana (partito in cui lei stessa militava) ha invece raccontato – su domanda dell’avvocato Fabrizio D’Avino, che si è costituito parte civile per l’Associazio­ne per gli Studi Giuridici sull’Immigrazio­ne contro la propaganda xenofoba e razzista – che pochi giorni prima alcuni studenti le avevano chiesto, «turbati», se un insegnante potesse fare in classe dei discorsi contro i musulmani. In realtà lei non aveva chiesto se si riferisser­o a Pontini, ma lo aveva desunto dopo che era emersa la vicenda più grave dei post. (a. zo.)

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