Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Spara per gioco ai passanti con pallini di gomma
PADOVA Sparava sui passanti per gioco, senza rendersi conto che avrebbe potuto davvero far del male a qualcuno. L’arsenale? Tre pistole e due fucili da softair tutti a disposizione di un 17enne che all’Arcella era diventato il terrore della strada. Il ragazzo è stato scoperto ieri pomeriggio dai carabinieri. Una breve indagine lo ha individuato in un appartamento di via Selvatico: è stato denunciato per getto pericoloso di cose. Il ragazzo, negli ultimi giorni, aveva imbracciato più volte un fucile da cecchino con mirino di precisione, si era posizionato sul balcone e aveva premuto il grilletto, sparando i pallini di plastica sui passanti. A casa, i militari hanno scoperto un piccolo arsenale composto dai fucili, dalle pistole e da una grossa quantità di pallini in plastica: tutto sequestrato. Il 17enne, padovano, studente delle superiori e appassionato di softair, ha confessato di aver utilizzato l’arma a insaputa dei genitori, mirando verso la strada e il giardino condominiale. Per fortuna, non ha colpito alcuno al viso o in altri punti delicati del corpo.
Si chiude così il giallo che, da domenica sera, aveva seminato il panico. Tanto che, ieri, a margine di una conferenza stampa promossa dall’ex vice sindaco, oggi consigliere comunale di opposizione, Eleonora Mosco, che stava analizzando insieme ad alcuni residenti i problemi della zona, si erano rincorse voci di una persona che sparava dai balconi. A un certo punto, un gruppo di cittadini ha mostrato la foto di un giovane affacciato alla finestra con in mano quella che sembrava essere un’arma, quasi sicuramente giocattolo, molto simile a una carabina ad aria compressa: nello scatto stava prendendo la mira. «La situazione è sempre critica in alcune strade del quartiere che non sono centrali - aveva detto uno dei presenti - tutto questo può innescare delle reazioni sconsiderate che non hanno a che vedere con la voglia di maggior sicurezza che abbiamo noi». Dietro la carabina, per fortuna, c’era solo la superficialità di un ragazzo. (a.pist.)