Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Mio figlio morto, l’ho letto sul web»
Sfogo social della mamma del 13enne schiacciato dal muletto: «Avvisata tardi»
VENEZIA «Mio figlio è morto alle sei del pomeriggio e nessuno mi ha avvisata. L’ho scoperto solo alle 20.45, quando mi hanno mandata a prendere i vigili, leggendo sul telefono la notizia dell’incidente». Roberta Bozzao si sfoga su Facebook, a quattro giorni dalla morte del figlio 13enne Cristiano Lucchini. Entrato abusivamente in un cantiere edile di Santa Marta, aveva messo in moto un muletto che si era ribaltato e il giovane era rimasto schiacciato.
NOVENTA DI PIAVE Hanno approfittato della ricreazione e si sono avvicinati a due ragazzini che si trovavano all’esterno della scuola. Si sono finti carabinieri e li hanno perquisiti, sequestrando loro 30 euro. «Sono sicuramente provento dello spaccio», hanno detto. Poi li hanno minacciati: «Vi portiamo in caserma» e hanno dato loro appuntamento per il pomeriggio per farsi consegnare i cellulari. Gli studenti, spaventati, hanno raccontato tutto alla vicepreside e ai veri carabinieri che hanno teso una trappola alla coppia. I due, insieme a una donna, si sono presentati all’incontro e si sono ritrovati con le manette ai polsi. Tutto è cominciato mercoledì mattina fuori da un istituto scolastico di Noventa di Piave. I due, B.R., 21enne e G.A., 54enne, hanno puntato due 15enni durante la pausa. Si sono presentati come militari e hanno dato il via a una perquisizione che si è trasformata in una rapina. Dai portafogli e dagli zaini dei due studenti hanno prelevato il denaro accusandoli di essere degli spacciatori e hanno intimato loro di ripresentarsi al pomeriggio con i cellulari, le confezioni e gli scontrini, per verificare che non fossero rubati. «Vi faremo passare una brutta giornata», li hanno minacciati. Gli studenti hanno deciso di parlarne alla vicepreside proprio quando in ufficio c’era il comandante della stazione di Noventa che stava organizzando con il dirigente scolastico un controllo antidroga alla sede distaccata dell’istituto Scarpa di Fossalta di Piave nell’ambito del progetto «Scuole sicure». Il preside ha raccontato tutto al comandante ed è stata preparata la trappola. I ragazzini si sono presentati all’incontro nel centro del paese per la consegna dei cellulari insieme ai militari, appostati vicino. Le forze dell’ordine hanno fermato prima una donna di 19 anni, B.C., compagna del 21enne e che stava facendo da palo. Subito dopo, a scambio avvenuto, hanno bloccato anche i due uomini. Tutti e tre sono stati arrestati ai domiciliari. Potrebbero essere responsabili anche di un altro episodio simile avvenuto alcuni mesi fa a San Donà. Ieri mattina i veri carabinieri si sono presentati nell’istituto scolastico insieme a Hiro, il cane antidroga, e hanno passato al setaccio l’edificio trovando due dosi di hashish in un’aiuola e in un cestino dei rifiuti e un’altra dose nell’astuccio di una 18enne. La giovane è stata segnalata alla prefettura.
Controlli
I militari hanno poi controllato gli studenti: trovato hashish