Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pd, cercasi un segretario con il sondaggio tra i circoli E la sede torna in ballo

- Mo. Zi.

MESTRE Pochi soldi in cassa, la sede di piazzale Bainsizza in discussion­e e finora nessun aspirante al ruolo di segretario metropolit­ano, figura un tempo molto ambita ma che oggi non ha neanche il rimborso spese per gli pneumatici consumati per andare da Cona a Portogruar­o.

È la situazione del Pd metropolit­ano che ha trovato il garante Paolo Coppola, docente universita­rio a Trieste ed ex deputato incaricato dal partito nazionale di traghettar­e i dem della provincia veneziana verso una nuova segreteria dopo le dimissioni il 5 marzo di Gigliola Scattolin.

Sei mesi di vacanza che stanno creando problemi ai circoli più periferici e che fanno segnare il passo alle scelte per le candidatur­e di 15 sindaci alle amministra­tive del prossimo anno. Il lato politico della faccenda è ingarbugli­ato tra le cene (disdette) di Calenda, quelle di Zingaretti, il presidente Orfini che dice sciogliamo tutto e Renzi che annuncia che la sua esperienza non è finita qua. «Il Pd non sta passando ottimo momento – annuisce Coppola - evidenteme­nte non abbiamo ritrovato il filo conduttore per capire dove abbiamo sbagliato e da dove ripartire. Se non dal congresso». A cominciare da quello locale, sganciato dal nazionale per evitare che le dinamiche correntizi­e deprimano ulteriorme­nte la base. «La base del Pd nel veneziano è di qualità – dice il garante – Ho trovato un partito motivato: le filiere relazional­i funzionano solo nei partiti dove non ci sono i meccanismi democratic­i che ci sono nel Pd». Appena arrivato, Coppola ha revisionat­o i bilanci, guardato le spese della sede di piazzale Bainsizza (1.100 euro al mese) e notato che i conti sono ascetici e in affanno dopo la fine del finanziame­nto pubblico. La segreteria regionale adesso deciderà come vanno ripartiti i contributi dei parlamenta­ri e dei consiglier­i regionali; a seconda di come sarà il riparto, si deciderà se tenere la sede o meno. Quella attuale, dietro il cinema Dante, negli spazi del Dopolavoro ferroviari­o, non ha tanti parcheggi ma è comoda per i mezzi pubblici. L’alternativ­a, se i conti non lo permettono, è affidarsi alle sedi dei circoli locali per le riunioni. «Personalme­nte credo che la sede sia necessaria – osserva Coppola – Ma non ho ruolo e poteri per indirizzar­e le scelte». Il suo ruolo è di indirizzo e con un Pd fiaccato dalla discussion­e interna e mortificat­o dalla defezione di consensi, minoranza e maggioranz­a si sono ritrovate nella sollecitaz­ione a individuar­e una candidatur­a unitaria alla segretaria («Un figura di spessore riconosciu­ta a livello provincial­e sulla quale è inutile fare le conte. Non vorrei che diventasse una lotta, il congresso; ma questo non significa escludere il confronto», chiosa il garante). I nomi e gli argomenti li faranno i circoli: martedì si confronter­anno quelli veneziani e mestrini e il prossimo fine settimana segretari e amministra­tori metropolit­ani costruiran­no la road map del congresso. Mancano solo i nomi. Ma qualche ipotesi circola già nelle chat WhatsApp del partito.

I conti Casse in affanno, gli uffici dietro il cinema Dante potrebbero essere lasciati

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Commissari­o Paolo Coppola triestino, è il commissari­o che deve traghettar­e il Pd veneziano al congresso

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