Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sala dello Scrigno, sfregio già cancellato Ducale, sequestrati 50 coltelli al giorno
VENEZIA In due giorni l’armadio del XVIII secolo della sala dello Scrigno di Palazzo Ducale sfregiato dai vandali è stato restaurato: la scritta «Gilda» incisa con un taglierino è stata limata, stuccata e ridipinta. Di fatto resa invisibile in modo da riportare allo stato originario il mobile che un tempo conservava il Libro d’Oro dei patrizi veneziani e il Libro d’argento dei cittadini originari della città. Non è ancora stato individuato il visitatore che ha deturpato l’armadio nel corso di una visita guidata (la sala non è infatti accessibile, se non con percorsi gestiti da guide autorizzate e aperti a massimo 15 persone per volta), ma le ricerche continuano. Quella dei vandali è stata per anni una piaga del Ducale. «Ma ormai sono episodi isolati - spiega la direttrice Gabriella Belli – Questo è il primo da quando sono in carica. La nostra filosofia è che il 99 per cento dei visitatori è corretto e dunque le opere vengono tenute visibili e accessibili. I danneggiamenti sono molto
Fiducia
Il direttore Belli: il 99 per cento dei visitatori è corretto, casi rari
rari». La prevenzione viene fatta a monte: in estate ogni giorno all’ingresso del Ducale vengono sequestrati qualcosa come 50 tra temperini e coltelli da campeggio negli zaini dei visitatori. Ogni giorno, tutti i giorni. Un pericolo costante. A far danni però basta anche un dito: il turista che scrosta il pezzetto di intonaco crepato non manca mai. Perciò la squadra di addetti alla manutenzione fa giri serali e report puntigliosi: la lampadina fulminata, la finestra danneggiata, il fregio in stucco ammaccato. E il restauro procede immediato; nel caso dell’armadio un rammendo quasi invisibile. (mo. zi.)