Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sfrattata Fallani, la serigrafia di Guttuso, Vedova, Deluigi «Dovrò andare a Marcon»
Cinquant’anni d’arte, festa e mobilitazione per trovare uno spazio
VENEZIA In cinquant’anni di vita la Serigrafia Fallani Venezia è diventata un punto di riferimento per l’arte in città. Basta entrare nel laboratorio al piano terra ai piedi del ponte che porta in campo dei Gesuiti per immergersi in un mondo magico fatto di macchinari, stampe, colori, bianco e nero e arte. Ci sono passati artisti come Renato Guttuso, Emilio Vedova, Arnaldo Pomodoro, Fabrizio Plessi, Mario Deluigi, Giorgio Cavazzano, Shepard Fairey: 200 artisti per oltre 1000 grafiche realizzate. A testimoniarlo c’è un ricco archivio che Giampaolo Fallani vorrebbe aprire alla città. Ma per la storica serigrafia sarà un compleanno amaro: a fine settembre scade il contratto di affitto e quei capolavori di arte grafica se ne dovranno andare. Ci sarà forse qualche mese di proroga ma niente di più. La proprietà ha deciso di vendere i locali del laboratorio, 300 metri quadrati al piano terra e tutto il primo piano, troppo impegnativo per Fallani che già da un anno è alla ricerca di uno spazio adatto per spostare l’attività. Servono almeno 200 metri quadrati più un locale per l’archivio da rendere accessibile al pubblico, ma la ricerca finora è stata vana per gli affitti troppo alti. L’alternativa è traslocare in terraferma, magari a Marcon dove è attiva la società di famiglia, il GruppoFallani che si occupa di prodotti per la conservazione e l’esposizione museale. «Speravo in qualche aiuto da parte delle istituzioni ma mi è stato risposto che non ci sono spazi disponibili – racconta Gianpaolo Fallani – vorrei restare in centro storico ma se non troverò nulla sarò costretto a spostarmi in terraferma. Non ho un budget molto alto, sarei interessato anche a uno spazio da condividere in co-working con qualche altro artigiano, magari grafici o fotografi». Per festeggiare nonostante il momento buio e per lanciare un appello per trovare uno spazio al laboratorio, Alberto Toso Fei ha promosso un evento – Una nuova casa per l’arte per il 5 ottobre, alle 19, negli spazi Fallani: ci sarà un poetry slam, ci saranno Marco Pala dei Rugagiuffa, musica dal vivo, un testo sulla Venezia libertina portato da Federica Zagatti, i poeti Anna Toscano, Gianni Montieri e un intervento di Toso Fei. «Vogliamo che sia una festa una serata allegra, ma è anche un modo per far sapere che esiste il problema e che vogliamo risolverlo perché le risorse ci sono – spiega Toso Fei – non è carità, è proteggere la nostra civitas». A due giorni dal lancio, l’evento ha già raccolto 2 mila click e in laboratorio già qualcuno chiama per offrire uno spazio e salvare un pezzo di storia della città. Uno spazio che negli anni continua a organizzare eventi, concorsi per giovani artisti, sempre con le porte aperte. La serigrafia del resto è lì da 50 anni, da quando nel 1968 il fiorentino Fiorenzo Fallani dopo aver imparato l’arte della stampa a bottega si avvicina alla nuova tecnica nata negli Stati Uniti e la importa in Italia. Attratto da Venezia, capitale Settecentesca della grafica e della stampa, si trasferisce lavorando in un laboratorio di grafica. Poi fonda il suo nel 1968 e fu subito un successo. Dal 1978 al 1992 insegnò Serigrafia all’Accademia. Ora, dopo la morte del padre, a gestire la Serigrafia artistica è il figlio Gianpaolo.