Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

OLIMPICO CLASSICI A TEATRO

Domani il prologo con il capolavoro di Monteverdi. Grande attesa per il pezzo forte della stagione «Oedipus», del regista Robert Wilson, genio della luce e della sperimenta­zione

- Caterina Barone

Si apre domani con il prologo del capolavoro di Claudio Monteverdi, «Il ritorno di Ulisse in patria», su libretto di Giacomo Badoaro (ore 20.30 con replica domenica ore 18.30) il ciclo di spettacoli classici al teatro Olimpico di Vicenza.

Pezzo forte della stagione l’ opera di Robert Wilson, uno dei nomi d’eccellenza del teatro internazio­nale, «Oedipus». La rassegna all’Olimpico sarà dal 4 al 27 ottobre, edizione che conclude il triennio curato da Franco Laera con Adriana Vianello e Virginia Forlani. La messa in scena del regista americano, genio della luce e di un teatro che si erge al di sopra dei canoni tradiziona­li (in calendario dal 4 al 7 ottobre) è costruita sull’ “Edipo Re” di Sofocle, pensando a uno spettacolo site specific, destinato a rimanere negli annali del teatro. Prendendo idealmente le mosse dall’ “Edipo” rappresent­ato la sera del 3 marzo 1585 per l’inaugurazi­one del teatro palladiano, Wilson ha operato con la sua inconfondi­bile cifra stilistica che fonde insieme linguaggi diversi, dal teatro alla danza, dalla musica all’ arte visiva. Sul palco, un cast di attori, performer e musicisti ad accompagna­re le parole di due narratori, Angela Winkler e Mariano Rigillo, dove si intreccian­o la traduzione di Ettore Romagnoli del 1926 e quella cinquecent­esca di Orsatto Giustinian­i, con altre in francese e tedesco e con i versi del testo greco originale.Il nutrito programma di Conversazi­oni offre domani al pubblico dell’Olimpico il prologo«Il ritorno di Ulisse in patria», su libretto di Giacomo Badoaro. L’esecuzione è dell’ensemble Il Teatro Armonico, diretto da Margherita Dalla Vecchia, nella lettura scenica di Deda Cristina Colonna. Nel ruolo di Ulisse, Furio Zanasi. Dal 12 al 14 ottobre, ore 20, sarà in scena “Falstaff” di Verdi, diretto da Iván Fisher alla testa della Budapest Festival Orchestra; protagonis­ta, il baritono Ambrogio Maestri. Le due repliche di “Falstaff” saranno inframezza­te – sabato 13 ottobre alle 20.30 – da un concerto lirico-sinfonico con arie d’opera di Verdi, Donizetti, Mozart, Rossini, oltre alla quinta Sinfonia di Schubert e a un omaggio alla musica popolare dell’Est Europa.Tra mito e contempora­neità si gioca, invece, “Oro colato. Il mito della ricchezza da Re Mida al bitcoin”, uno spettacolo che nasce dalla sinergia tra La Piccionaia, i Fratelli dalla Via e Babilonia Teatri. In programma dall’11 al 13 ottobre alle 21 al Teatro Astra.Una lettura focalizzat­a sulla crisi dei valori e del disagio giovanile nella società contempora­nea è quella di “Elettra” di Euripide, realizzata da Tib Teatro con la regia di Daniela Nicosia e la traduzione di Caterina Barone (al teatro Olimpico il 20 ottobre, ore 20.30 e il 21, ore 18.30).L’epilogo del Ciclo è dedicato alla figura di Tiresia: al Teatro Olimpico il 25 e 26 ottobre (ore 20.30) ci sarà “Voci di tenebra azzurra” di Mariangela Gualtieri, uno spettacolo con la regia di Piergiorgi­o Piccoli, in cui l’indovino, in vesti femminili, sente le voci misteriose e profetiche del mondo di oggi. Con Anna Zago e gli allievi della scuola di Theama Teatro. Infine, una contaminaz­ione tra teatro e danza in “Tiresias. The double life of the mantis”, creato e interpreta­to da Michalis Theophanou­s (Teatro Astra, 26 e 27 ottobre, ore 20.30).

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