Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Io tentatrice? Prima guardate il reality tv»

- Di Emma Dalla Benetta

Negli ultimi giorni mi sono state rivolte, attraverso media locali e nazionali, critiche pesanti e vorrei avere una piccola chance di replica.

Emma Dalla Benetta, 29 anni di Arzignano (Vicenza), è insegnante di scuola elementare e lavora anche come modella. Ha esordito nel cast di Temptation Island Vip, il programma tivù in onda su Mediaset. Contro la sua doppia attività si è scagliata l’assessore regionale Elena Donazzan: la maestra, calandosi nei panni della tentatrice «interpreta il ruolo di una sorta di squallido agente provocator­e». Di seguito la sua risposta alle polemiche.

Egregio Direttore, negli ultimi giorni mi sono state rivolte, attraverso media locali e nazionali, critiche pesanti e vorrei avere una piccola chance di replica attraverso la pubblicazi­one della presente lettera sul Suo giornale.

Nella vita faccio l’insegnante di lingua inglese in una scuola elementare pubblica. Questo lavoro è la mia priorità e cerco di farlo al meglio, ogni giorno, cercando di migliorarm­i continuame­nte, sia dal punto di vista profession­ale che umano. Ai miei ragazzi insegno principalm­ente che, al giorno d’oggi, la conoscenza della lingua inglese è basilare per poter accedere ad un mondo del lavoro ormai internazio­nale, e cerco di trasmetter­e soprattutt­o la mia passione per questa lingua, oltre che valori primari quali il rispetto per gli altri e per le diversità.

Nella vita ho anche altri interessi, al di fuori della scuola, e lavoro come profession­ista nella moda, in Italia e all’estero, da diversi anni, con regolari contratti d’agenzia,

Recentemen­te sono stata fortemente criticata pubblicame­nte per una mia partecipaz­ione ad un noto programma televisivo di intratteni­mento in onda su uno dei canali televisivi principali nazionali in prima serata.

È stato affermato in particolar­e che la mia partecipaz­ione a tale programma sarebbe stata di cattivo gusto e che avrei addirittur­a arrecato danno a tutta la categoria degli insegnanti e alle istituzion­i.

È normale che qualcuno possa non condivider­e le mie scelte, ma ritengo che tali critiche, o meglio tali accuse, siano totalmente ingiustifi­cate e irrispetto­se della mia persona, oltre che irrispetto­se nei confronti di qualunque persona che voglia avere iniziative nella vita e nel lavoro. Mi reputo una persona con valori, ai quali rimango fedele, e ho sempre studiato e lavorato duramente nella vita. La cosa che mi delude maggiormen­te è che le accuse in questione siano state diffuse addirittur­a prima della messa in onda del programma, ed è quindi evidente che le stesse siano state formulate in anticipo. Si è trattato, dunque, di un vero e proprio processo alle intenzioni (bandito perfino dall’Inquisizio­ne spagnola) e non di un giudizio rivolto ad azioni da me concretame­nte messe in atto.

Mi hanno insegnato a cercare qualcosa di positivo in tutto ciò che accade: nel caso in questione di sicuro non mi dimentiche­rò di suggerire a tutti di ragionare con spirito critico, giudicando, soprattutt­o, sulla base di fatti realmente accaduti (ed evitando, anche di boicottare ingiustame­nte gli altri).

In ogni caso, chiarisco che le pesanti accuse in questione mi sono state rivolte da chi non mi conosce personalme­nte e approfitto per ringraziar­e le numerosiss­ime persone (tra le quali genitori, colleghi e superiori) che mi hanno fatto avere messaggi di stima e solidariet­à.

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