Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Hotel e parcheggi, già dieci richieste di privati

- G. B.

C’è chi vuole realizzare un terminal per collegare le isole della laguna nord alla terraferma, chi pensa a parcheggi con navetta per l’aeroporto, altri invece puntano al ricettivo, come la famiglia Coin che propone un hotel extra-lusso. Lo sviluppo di Tessera, con il nuovo stadio attrezzato di servizi, ha già messo in moto il mercato del mattone, prima ancora che la struttura di Joe Tacopina, presidente del Venezia calcio, ottenesse il via libera dalla conferenza dei servizi. Basta spulciare il Piano degli interventi con le proposte presentate dai privati e ritenute strategich­e dalla giunta. Su 110 progetti, una decina riguardano l’area aeroportua­le, dove appunto è prevista la realizzazi­one del Quadrante di Tessera. Andrea Bratovich propone un agriturism­o «a supplement­o dell’attività agricola» con servizio gratuito di navetta per l’aeroporto e noleggio di bici. Sono, invece, 250 le camere di livello superiore della famiglia Coin a Campalto, nei pressi del bosco Giulia Abbadir, che non è proprio a pochi metri dai terreni dello stadio, ma è comunque un sito comodo per raggiunger­lo. Non ci sono solo i privati a farsi avanti, Atvo, la società dei bus del Veneto orientale, ha domandato a Ca’ Farsetti di cambiare la destinazio­ne d’uso da agricolo a parcheggio scambiator­e ad un terreno nei pressi dell’aeroporto Marco Polo. Vorrebbero realizzare un parcheggio con sosta camper in zona Quadrante di Tessera anche alcuni privati che si sono affidati, per protocolla­re il progetto, al tecnico Guglielmo Chinellato. Chiede, invece, un cambio d’uso per realizzare strutture ricettive turistiche in zona Peep di Tessera Francesco Checchi mentre Guerrino e Raffaello Benetazzo hanno deciso di abbandonar­e l’attività florovivai­stica per darsi al ricettivo-alberghier­o. Non offrirà stanze per dormire la Lisiero srl ma« un’ attività artigianal­e produttiva-turistica », ossia riparazion­e e noleggio di barche per escursioni turistiche. C’è infine la ditta Geo.Fin che in via Spigariola a Favaro, non distante da via Triestina, chiede un cambio d’uso da verde pubblico a hotel, la proposta è stata ritenuta prioritari­a, mentre nel 2004 fu cassata dal consiglio comunale.

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