Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Passaggi a Nordest, la neo associazio­ne che fa «politica»

- Monica Zicchiero

MESTRE Ha già un centinaio di associati e si occuperà di temi d’assoluta attualità, come la violenza di genere, e promuoverà modifiche di legge, ad esempio per ridurre il peso fiscale delle famiglie. È la neonata associazio­ne Passaggi a nordest che ieri si è presentata alla città, da Il Palco. «Crediamo fermamente nel valore del volontaria­to e della solidariet­à», ha detto il presidente, l’avvocato Stefano Tigano, membro anche delle Fondazioni Penelope, Gens Nova e Telethon a cui sarà donato il biliardino del Palco, multato perché irregolare. Favorevoli all’obbligo dei vaccini, preoccupat­i per la china presa dalla politica («Dire che uno vale uno è pericoloso», ha detto), gli associati di Passaggi a nordest hanno già pronto il primo incontro di approfondi­mento: il 15 ottobre si terrà il convegno sulla violenza di genere, ospite l’onorevole Lucia Annibali, sfregiata nel 2013 con l’acido da due uomini mandati dall’ex-fidanzato. L’appuntamen­to sarà occasione per discutere di una proposta di legge per irrigidire le pene. Un gruppo che fa politica, ma non un partito. «Non saremo una lista, né un partito - ha precisato il presidente - sarà un “partiamo” per le nostre comunità». Tigano, in realtà, ha avuto qualche esperienza politica, nel 2016 è stato candidato sindaco a Mirano per la civica Movimento cittadini di Mirano e lo scorso 4 marzo era in lizza per un seggio in Parlamento con Lista civica.

A fianco di Tigano, nel direttivo, ci sono Andrea Vignotto (vicepresid­ente), Anna Dalla Tor (segretaria), Matteo D’Angelo, Piero Coluccio, Massimo Crivellari, Marco Benetelli, Ornello Vettor, Loretto Boggian, Diego Brunizzo e Alberto Gasparetto.

Alla guida del comitato tecnico-scientific­o c’è Paolo Politeo di Confindust­ria Venezia. (g. b.) che dopo aver appoggiato Brugnaro nel 2015 e in occasione delle elezioni di Chioggia e Mira ha voltato pagina. «C’è da reinventar­e la rappresent­anza centrista e moderata a livello nazionale – spiega - Una lista civica a livello locale è uno scenario da declinare: non c’è bisogno di liste dell’1% ma di forze in grado di essere protagonis­te e di incidere. Io darò un contributo all’amministra­zione della nostra città. Non a questa amministra­zione della quale vedo molti limiti e alcune cose positive». Sul fronte dell’opposizion­e a Brugnaro c’è la Lista Casson che l’altra sera ha radunato comitati, gruppi associazio­ni, personalit­à come Gianfranco Bettin, Andreina Zitelli, Stefano Boato. «Non si è parlato di candidatur­e per il 2020: l’idea è quella di offrire la lista come interlocut­ore a cittadini, associazio­ni, ai numerosi gruppi molto vivaci in città – riassume Bettin- Senza questioni ideologich­e o partitiche: se si guardano senza pregiudizi, i problemi si risolvono meglio». Una sorta di incubatore, insomma, per una futura start-up civica.

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