Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia apre la crisi

Terzo ko di fila per Vecchi, i salentini passano all’ultimo minuto Non basta il gol in avvio di Di Mariano: squadra in difficoltà e classifica ora più difficile

- di Dimitri Canello D. C.

LECCE Riesce davvero complicato trovare una chiave di lettura univoca e convincent­e di quanto stia accadendo al quartier generale del Venezia. Perché la situazione la si può guardare da diverse prospettiv­e, eppure resta un dato di fatto incontrove­rtibile: le tre sconfitte consecutiv­e, che sono una zavorra di cui non sarà facile liberarsi. Più che mai perché il calendario sforna il riposo nel turno infrasetti­manale, prima dell’incrocio pericoloso col Livorno del prossimo weekend, quindi ci vorrà tempo per rimettersi in sesto e ritrovare se stessi.

Il punto, rispetto a quanto visto ieri nel 2-1 del Via del Mare, è che la partita è andata avanti secondo antiche cadenze mai cadute in disuso. Pochi rischi nel primo tempo, gol nella ripresa in quello che pareva il momento giusto per colpire.

La differenza sta nei minuti finali. Se lo scorso anno spesso e volentieri con Filippo Inzaghi arrivavano le vittorie in zona Cesarini, ieri la consuetudi­ne tanto gradita si è ribaltata. La rabbia di Stefano Vecchi, a cui riesce difficile imputare colpe specifiche, perché formazione e cambi sono sembrati logici, è legata al gol del 2-1 di Palombi. Rinvio di Lezzerini oltre la metà campo, Segre perde un contrasto banale, palla a Tabanelli che innesca immediatam­ente Palombi. Azione sul filo del fuorigioco, Domizzi pare in linea con l’attaccante scuola Lazio, Andelkovic non chiude, Bruscagin è in ritardo dopo una partita quasi perfetta. Fatto sta che in quell’azione c’è tutto il Venezia di oggi.

Una squadra che fa quasi tutto discretame­nte, ma che si perde nel momento decisivo. E così col Benevento Marsura non riesce a scolpire il 3-3, ieri al via del Mare la difesa si addormenta per un attimo, sempre dal lato destro, da dove sono arrivati due dei tre gol contro i campani e le due reti di ieri: «In occasione del primo gol eravamo schierati – sospira Vecchi ci siamo fatti prendere d’infilata, il secondo porta con sé un’ingenuità pesante per la nostra difesa che di solito è attenta in queste situazioni. Purtroppo non è bastato quello che abbiamo fatto, le ingenuità ci stanno costando care».

Pensieri cupi, quelli dell’allenatore, a cui non basta la prontezza dell’ex Di Mariano, autore del momentaneo 1-0. Sul taccuino, in ordine sparso, anche un gol annullato a Scavone e uno (clamoroso) fallito da Geijo. Bollettino d’autunno in laguna: le nuvole nere, purtroppo, sono sempre ben visibili all’orizzonte.

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