Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Stile «Highlands» tre giorni di whisky revolution festival
Il Veneto come le Highlands, a Castelfranco Veneto ieri è iniziato il «Whisky revolution festival», tre giorni di degustazioni, brunch e cocktail con le migliori etichette da tutto il mondo. È uno dei tre eventi di questo tipo in Italia – gli altri due sono a Milano e Roma – ed il primo in assoluto a proporsi su un giardino, quello dell’Hotel Fior, che non sarà classico come un salotto scozzese scaldato da un camino, ma ieri era arredato con eleganza impagabile. L’evento è organizzato dai fratelli Davide e Dario Cerantola, che con il loro locale “Blend” (gli altri due soci sono Mirco Bordignon e Daniele Trovato), sempre a Castelfranco, sono al centro dell’interesse degli appassionati: in degustazione hanno 400 bottiglie, un record. Ieri, per gli assaggi c’erano 130 etichette sui banconi. Nel negozio, era in vendita un Port Ellen distillato nel 1978 e invecchiato 37 anni che costava settemila euro. Troppo? Ecco un Port Dundas invecchiato 52 anni e prodotto in sole 752 bottiglie, a “soli” 2.150 euro. “Sono buoni, almeno?”, chiedeva un signore alla cassa. “No, queste bottiglie non sono buone: sono mitiche”, gli ha risposto uno degli appassionati dei vari club italiani, impegnati in live blogging e forum di degustazione nel salotto. A poca distanza, l’area “premium”, un bar raffinato dove degustare bottiglie invecchiate almeno 21 anni. E la sala museo: 50 pezzi che raccontano la storia del whisky. www.whiskyrevolution.it